Licini a Parigi, un successo oltre ogni aspettativa
Oltre 150 giornalisti accreditati per la serata dedicata alla promozione delle Marche e del Piceno
25/11/2008 - Dopo 77 anni Osvaldo Licini è tornato a Parigi, città che lo accolse e che fu lo scenario delle più importanti frequentazioni che segnarono il suo percorso artistico.
Vi è tornato grazie ad una serata a lui interamente dedicata e che Regione Marche, SVIM, Provincia di Ascoli Piceno e Piceno Promozione hanno voluto organizzare nella sede parigina dell’ENIT (Ente nazionale Italiano per il Turismo) con l’evidente scopo di abbinare la grande fama di cui tutt’oggi gode l’artista piceno alla promozione del territorio marchigiano e, in particolare, dell’area che a Licini diede i natali. “Testimonial” d’eccezione alcuni dei lavori più famosi di Licini (Angelo Ribelle su fondo rosso, Amalassunta su fondo blu, Ritratto femminile, Servigliano, Olandese Volante su fondo grigio) appositamente fatti arrivare nella capitale francese dalla Galleria d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno. Obbiettivo pienamente centrato, se si considera il grande numero di giornalisti, oltre 150, in rappresentanza delle maggiori testate del Paese transalpino, che hanno chiesto di accreditarsi per l’evento, fatto che, a detta degli stessi responsabili dell’ENIT in Francia, ha ben pochi precedenti.
In apertura di serata, tre studiose e storiche dell’arte, nonché grandi appassionate dell’opera liciniana, hanno illustrato in modo accattivante la grandezza e, soprattutto, l’attualità dell’arte del grande maestro. Gli interventi di Elena Pontiggia (dell’Accademia delle Belle Arti di Brera), Patricia Nitti (già direttrice della sezione rinascimentale del museo del Luxembourg), Marina Ferretti Bocquillon (curatrice di importanti mostre parigine) hanno letteralmente affascinato l’uditorio.
Il programma della serata si è poi sviluppato con una performance artistica multimediale in cui alcuni giovani artisti del Piceno si sono esibiti in canti e reading ispirati alla poetica dell’artista con l’obiettivo di evocare atmosfere liriche e paesaggistiche: il canto come tributo alla canzone d’autore francese di Leo Ferré (era presente Manuela, figlia del grande chansonnier) e la recitazione di testi liciniani hanno “dipinto” i paesaggi collinari piceni in un breve ma intenso viaggio con la voce del basso lirico Alessandro Spina e le note del pianista Alessandro Olori.
Il ringraziamento per l’attenzione manifestata dai media francesi per l’evento e l’invito alla stampa presente a venire nelle Marche e nel Piceno per costatare di persona il fascino dei luoghi e dei paesaggi descritti da Licini è venuto dai saluti portati dall’Assessore regionale alla Cultura Vittoriano Solazzi, dal Presidente della provincia Massimo Rossi (che guidava la delegazione dell’Amministrazione composta anche dall’Assessore alla Cultura Olimpia Gobbi e dal dirigente del Sevizio Cultura dell’Ente Roberto Giovannozzi), dal Presidente della SVIM Roberto Tontini e da Algeo Marcozzi, Presidente di Piceno Promozione, Azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli. A loro anche il compito di assegnare riconoscimenti alle tre docenti, al prof. Stefano Papetti e alla prof.ssa Enrica Torelli Landini (anche loro curatori della mostra su Licini appena conclusasi nel Piceno), a Manuela Ferrè e ad un altro illustre piceno, Gabriele Pezzini, primo designer della Maison Hermes di Parigi. Ha concluso degnamente la serata la degustazione enogastronomica a base di tipicità curata dalla “Creaeventi” di Paride Vagnoni, ovviamente molto apprezzata dai giornalisti presenti.
Il progetto non si conclude con l’evento di Parigi: una delegazione di giornalisti francesi sarà infatti presente nel Piceno nei primi di dicembre, in occasione di una visita organizzata dalla SVIM, per promuovere il territorio in un ambito internazionale di grande prestigio.
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