ChelliAppunti
di Giovanna Maggiani Chelli*
La seconda sezione della corte di appello di Palermo, ha condannato il latitante Matteo Messina Denaro quale detentore dell’esplosivo per le stragi del 1993. Siamo grati al Presidente della Corte di Palermo Claudio Dall’Acqua , ma di cose scritte sulla carta siamo stanchi . Matteo Messina Denaro è condannato prima di tutto all’ergastolo per la strage di Firenze del 27 Maggio 1993, ma continua ad andare in via Condotti a Roma, a comprarsi le camicie firmate, mentre noi le sue vittime siamo risarcite dal Fondo 512 per il danno che Matteo Messina Denaro ci ha causato nella misura dell’1% delle cifre stabilite dai Tribunali. A Matteo Messina Denaro di recente hanno sequestrato beni per 300 milioni di euro che fine hanno fatto? Cosa impedisce che i beni dello stragista Matteo Messina Denaro affluiscano al Fondo 512? Devono forse ritornare per vie traverse alla belva di via dei Georgofili, quei denari ,affinché in via Condotti si possa comprare l’intera collezione di primavera? I nostri invalidi malati hanno malattie degenerative che vanno a rotta di collo e le parcellizzazioni non le tollereremo.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
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