19/11/2007 - Laurea honoris causa al Maestro Alberto Zedda. Cresce l'attesa per la cerimonia di dopodomani, mercoledì 21 novembre, quando l'Università di Macerata alle 11 nell'Aula Magna proclamerà dottore in Scienze della comunicazione il direttore del Rossigni Opera Festival, uno dei principali artefici della Rossini Renaissance, un movimento che ha completamente rivoluzionato l’arte di interpretare questo autore.
Il ruolo di Zedda, , direttore d'orchestra, filologo e saggista, nel campo della comunicazione musicale è multiforme e ricco di significato: egli occupa un posto di rilievo globale, non senza un radicamento profondo nella storia e nella cultura, passata e recente, della terra marchigiana."Da un trentennio - riflette il preside della Facoltà di Scienze della comunicazione, Maurizio Ciaschini, che con la sua laudatio ricostruirà le tappe salienti della vita e dell'attività professionale del Maestro Zedda - il territorio marchigiano è caratterizzato da due delle maggiori iniziative nel campo della produzione di spettacoli operistici: il Rossini Opera Festival e lo Sferisterio Opera Festival. Esse guidano un insieme di altre iniziative indipendenti che insistono sul territorio marchigiano, come il Festival di Musica Antica di Urbino, il Festival della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, il Festival Barocco di Fano, la nascente “Bottega Musicale” di Henning Brockhaus. Questa ricca attività rende la regione un vero e proprio 'distretto culturale', analogo a quello industriale ma riferito alla produzione culturale. Quando Philippe Daverio scrive che le due realtà, Rof e Sferisterio, sono le eccellenze dell’Italia centrale e che dovrebbero svilupparsi in atteggiamento sinergico, mostra di avvertire l’esistenza del distretto culturale e la necessità del suo rafforzamento. Quando le poste nipponiche dedicano un'emissione filatelica al Rof e ai luoghi rossiniani nelle Marche, stanno riconoscendo il distretto culturale. Tali riconoscimenti globali sono conseguiti attraverso la realizzazione locale di risultati di eccellenza internazionale". Dopo il saluto del rettore, Roberto Sani, la laudatio del preside Ciaschini, la lettura del dispositivo di conferimento da parte del vicepreside Ruggero Morresi e la proclamazione del laureato, il Maestro Zedda terrà la sua lectio doctoralis sul tema "Direttore d’orchestra e interpretazione: dalla filologia all’ermeneutica".
Scienze della comunicazione, 90% di occupati a tre anni dalla laurea
La laurea honoris causa ad Alberto Zedda è la quarta assegnata dalla Facoltà di Scienze della comunicazione dopo quelle a Mario Monicelli, Dacia Maraini e Dante Ferretti"
La scelta della nostra Facoltà di Scienze della comunicazione – spiega il rettore Roberto Sani - di additare all’opinione pubblica e agli studiosi, attraverso il prestigioso riconoscimento delle lauree honoris causa, figure e personalità italiane e straniere di elevatissimo profilo, capaci di coniugare cultura e crescita del territorio, competenza scientifica e capacità manageriale, tradizione di studi e apertura alle esigenze dello sviluppo civile e socio-economico, è una scelta che s’inscrive appieno nella natura di una Facoltà che mira a ripensare in forme nuove e originali, realmente rispondenti alle esigenze della società globalizzata, quella che è la tradizione dell’insegnamento e della ricerca scientifica di carattere universitario". Sebbene siano ormai oltre quaranta gli atenei italiani dotati di almeno un corso di laurea in Scienze della Comunicazione, sono invece ancora assai pochi quelli nei quali, come a Macerata, esiste una vera e propria Facoltà, che forma specialisti nel settore e laurea “dottori in Scienze della Comunicazione”. La Facoltà maceratese è stata istituita con decreto del rettore Roberto Sani il 21 ottobre 2004 e, quindi, si annovera tra le più giovani nel panorama italiano. Già dal 1997/98, infatti, a Macerata era sorto con decreto dell’allora rettore Alberto Febbrajo un corso di laurea interfacoltà in Scienze della Comunicazione.Gli studenti sono oggi 1500. Si tratta di giovani donne e uomini motivati e attratti dalla Facoltà maceratese al punto che una buona percentuale proviene da fuori regione e che talvolta le iscrizioni passano attraverso il passaparola. A incoraggiare questo gradimento, che il docente percepisce anche nelle pieghe di un rapporto didattico costante, vivace e mai scontato, sta forse anche la consapevolezza di discrete prospettive occupazionali nonostante: secondo rilevazioni recenti, a un anno di distanza dalla laurea i dottori in Scienze della Comunicazione sono impiegati al 65%, a tre anni al 90%. Che le cose a Macerata funzionino bene lo dicono anche la certificazione di qualità CampusOne ottenuta dal triennio di massa e l’inserimento nel sistema di gestione della qualità Iso 9000.