Fiorentina-Reggina 5-2: le interviste del dopopartita
FIRENZE - Al termine di Fiorentina-Reggina si tirano le somme di un’intera annata. Ma il campionato non è ancora finito per la Fiorentina, che domenica prossima giocherà a Verona contro il Chievo la partita della vita. In caso di vittoria, i ragazzi di Prandelli approderanno ai preliminari di Champions League, traguardo che neanche il più ottimista dei tifosi aveva pronosticato ad inizio stagione. Abbiamo raccolto, tra le altre, le voci di Jorgensen e Fiore, i due centrocampisti che hanno confezionato insieme 13 gol e rappresentano la coppia di esterni di maggior classe e rendimento del campionato.
Mazzarri (allenatore Reggina): «La differenza oggi l’hanno fatta le motivazioni e, ovviamente, i valori in campo: non è un caso se la Fiorentina è attualmente in Champions League. Mi dispiace per come è avvenuta la sconfitta, mi fa stare male aver preso 5 gol, credo che in carriera non mi sia mai successo e non ci sto. Però c’è da dire che questa partita è arrivata in un momento particolare, dopo una salvezza storica per la Reggina, avvenuta con due giornate di anticipo, cosa che non era mai accaduta. I miei giocatori quest’anno hanno dato il 150% delle loro possibilità, semplicemente non hanno fatto in tempo a ricaricarsi dopo una settimana bellissima. Domenica prossima saremo arbitri del campionato, ospitando la Juve. Spero, con un’altra settimana, di riuscire a recuperare lo stato psico-fisico dei miei giocatori.»
Prandelli (allenatore Fiorentina): «E’ stata una bellissima festa, con una bellissima coreografia, ci siamo sentiti molto coinvolti, abbiamo sentito una grande riconoscenza da parte della gente verso una squadra che, sin dall’inizio del campionato, ha dato sempre il massimo. Col pubblico si è creato in questi mesi un grande feeling e credo sia molto importante mantenere questo rapporto. Colgo l’occasione, prima che me ne dimentichi, per ringraziare gli addetti al campo perché il nostro terreno di gioco è stato uno dei migliori. Diciamo che il campo è già da Champions. Per quanto riguarda la partita, siamo partiti bene, con determinazione, con grinta, e poi non ci siamo più fermati. Mi dispiace per il mio collega Mazzarri.»
Amoruso (Reggina): «Sono contento per i miei due gol, ovviamente non per il risultato. Ma noi il nostro risultato l’avevamo raggiunto domenica scorsa e oggi avevamo poche motivazioni, peccato per la partita, 5 gol sono pesanti, però va bene. Domenica prossima la Juve dovrà vincere il campionato, noi non vorremmo fare un’altra brutta figura, quindi faremo sicuramente la nostra partita ma sarà difficile fare miracoli.»
Jorgensen (Fiorentina): «Abbiamo fatto un anno alla grande, sarebbe stato bello chiudere oggi il discorso Champions League, invece dobbiamo aspettare un’altra settimana. Comunque il vantaggio ce l’abbiamo noi, ma sappiamo che nel calcio può succedere di tutto. A Verona dovremo fare la nostra partita, vincerla e così chiuderemo il discorso.»
Fiore (Fiorentina): «Sono molto contento per gli applausi che il pubblico mi ha tributato. Spero di restare a Firenze anche l’anno prossimo, anche se non dipende da me. Ho fatto un buon campionato, ma secondo me potevo dare di più, io non sono mai stato uno che si accontenta e ho sempre cercato di migliorarmi. Dico che potevo dare di più dal punto di vista tecnico, il fatto di aver giocato tutto l’anno in un ruolo non mio è una piccola giustificazione, ma alla fine il mio lavoro oscuro ha pagato e sono davvero contento degli applausi. Domenica prossima sarà una partita senza fare calcoli, anche perché se vinciamo del risultato della Roma non ci interessa nulla. La Nazionale? Direi che è molto improbabile che possa arrivare una chiamata, visto che non sono stato neanche allo stage. Comunque, pur rispettando le scelte di Lippi, io continuo a nutrire la mia piccolissima speranza. Sperare non fa male e non costa niente.»
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