di Giuseppe Angellotti*
A pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo Berlusconi, è necessario puntualizzarne il Programma. Infrastrutture, meno tasse, più soldi ai pensionati, meccanizzazione di tutta la Pubblica Amministrazione, ecc. ecc.
Analizzando però partitamente detto Programma se ne notano alcune contraddizioni.
Come si fa ad aumentare le Pensioni se si riducono le Tasse?
Si risponderà: riducendo gli sprechi.
Accade però che gli sprechi continuino, specie nel Sud. Opere pubbliche incompiute e/o realizzate con la sabbia anziché cemento (con grave pericolo di crolli specie in caso di calamità naturale) opere su cui la malavita organizzata ha messo gli occhi e le mani sporche di sangue.
Milioni di falsi invalidi per i quali noi “normali” dobbiamo lavorare ricevendone in cambio sberleffi per ringraziamento.
Berlusconi nel suo precedente Governo aveva messo la regola che si assume un nuovo impiegato pubblico ogni cinque che vanno in pensione: in tal modo i pochi dipendenti rimasti sono, sempre più, travolti da una montagna di lavoro con riflessi anche sulla qualità del lavoro svolto.
Eppure ogni giorno sorge una nuova Authorithy, con un battaglione di nuovi dipendenti ben pagati.
Ma come sapete quanto guadagna un commesso di Montecitorio? Guadagna 4 o 5 euro come entrata in servizio.
E sapete pure che questo inutile Creso in sedicesimo eredita il posto dal proprio padre con concorsi truccati ed occultati? Che dire poi dell’Alta Velocità Ferroviaria mentre, fateci caso, i treni (salvo quelli per i pendolari) percorrono l’Italia sempre e sempre più vuoti?
Il Ponte sullo Stretto (edificato, poi, in zona altamente sismica), le infrastrutture, le centrali nucleari, l’edilizia pubblica: dovrebbe aprirsi una nuova stagione di dispendiose opere pubbliche mentre gli acquedotti perdono il 50% dell’acqua trasportata e le strade già esistenti cadono a pezzi.
Insomma Berlusconi vorrebbe costruire la sua Torre Eiffel, passare alla storia quasi come il Petroliniano Nerone che, dopo avere incendiato Roma, vuole ricostruirla “più bella e più grande che pria!”
E le missioni di pace all’Estero?
Non mi stancherò mai di ripetere che queste sedicenti missioni di pace sono costose, inutili e pericolose!
Concludendo, onorevole Berlusconi, incominci dal piccolo, magari mettendo una lampadina a basso consumo energetico nel suo ufficio di Presidente del Consiglio.
San Benedetto del Tronto, 6 maggio 2008
* Ass. “I Nuovi Esistenzialisti”