Il motto delle cooperative agricole per affrontare l’evoluzione del settore
Il sindaco De Angelis: "continueremo ad impegnarci per lo sviluppo delle aziende"
Agostini: "bisogna bisogna saper essere un’impresa per rimanere nel mercato"
Cossignano (Ap), 21 febbraio 2008 – Collaborare per competere. E’ il motto che si sono date le cooperative agricole del Piceno per affrontare l’evoluzione del mercato, per creare innovazione al loro interno e affrontare lo sviluppo. Delle strategie necessarie a queste imprese per restare sul mercato, se ne è parlato nel convegno “Agricoltura e cooperazione – Per migliorare i redditi, il territorio, il rapporto con i consumatori”, che si è svolto nella Sala comunale polivalente di Cossignano (Ascoli Piceno), promosso da Legacoop Marche Agroalimentare e dal Comune di Cossignano. L’obiettivo dell’incontro era, infatti, sensibilizzare i produttori sull’esigenza di aggregarsi per reggere le sfide del mercato parlando degli scenari competitivi, delle nuove normative e, soprattutto, delle esperienze positive realizzate in altri territori delle Marche.
“Confermiamo l’impegno della nostra amministrazione – ha detto il sindaco di Cossignano, Roberto De Angelis – per favorire lo sviluppo rurale, l’agricoltura e l’ambiente, un impegno che ha permesso al nostro centro di ottenere il riconoscimento della Bandiera Verde Agricoltura della Cia, unico Comune nelle Marche e uno dei quattro in Italia, e che ci ha spinto a chiedere la certificazione ambientale Iso 14001. Un impegno verso le 135 aziende del settore che manterremo nel tempo, prossimo appuntamento per un confronto sarà il 26 aprile per un summit sull’agricoltura, e che ci fa credere che la cooperazione, il cui valore è sancito dall’articolo 45 della Costituzione, sia uno dei soggetti più appropriati per la valorizzazione del territorio”.
Teodoro Bolognini, responsabile Legacoop Marche Agroalimentare, ha sottolineato come “l’ imprenditoria agricola soffra di un invecchiamento anagrafico e del basso reddito” e come, invece, “abbia necessità di rinnovarsi, di crescere, di diversificare le proprie produzioni. C’è bisogno di un imprenditore lesto, dinamico, che sappia misurarsi con il nuovo mondo agricolo e con il nuovo mercato oltre che a confrontarsi con la questione dei prezzi in continua evoluzione”.
Il vice presidente della Regione Marche, Luciano Agostini, ha ricordato come l’amministrazione regionale continui a sostenere lo sviluppo e gli investimenti nell’agricoltura, grazie all’utilizzo di circa 500 milioni di euro, solo di fondi comunitari, negli ultimi cinque anni. “Oggi bisogna saper essere un’impresa – ha detto Agostini per poter stare in agricoltura. Non c’è più tempo per l’assistenzialismo del passato, servono progetti e volontà di crescere. Ci piaccia o non ci piaccia sarà così, altrimenti bisognerà cambiare mestiere”.
Secondo Agostini, “non c’è ovviamente una ricetta valida per tutte le aziende, per tutti i territori. Occorre studiare, anche per questa area, la possibilità di creare stazioni logistiche per il commercio, ad esempio, delle carni e bisogna investire molto nel marketing e nelle strategie commerciali. Azioni che vanno fatte insieme, mondo agricolo, che deve pensare ad unirsi in consorzi o in associazioni di imprese, ed istituzioni”.
All’incontro, inserito nel progetto Associ@zione, sostenuto dalla L.R. 37/99, e a cui ha partecipato Maria Luisa Ciarrocchi, presidente del Comitato provinciale Ascoli Piceno di Legacoop Marche, hanno portato la propria esperienza di imprenditori della cooperazione agricola Doriano Marchetti, presidente Terre Cortesi Moncaro, e Ido Perozzi, presidente Vinea. Roberto Luciani, vice sindaco e assessore allo Sviluppo rurale del Comune di Cossignano, ha tracciato il percorso fatto dal centro piceno nell’agricoltura, mentre Angelo Frascarelli, docente Università di Perugia, ha parlato di quale scenario competitivo aspetta l’imprenditoria di settore nei prossimi anni, soprattutto alla luce delle modifiche alla Politica agricola comune che si stanno preparando in questi mesi a Bruxelles.