PiuntiAppunti: sulla questione Ballarin
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 16/09/2008 - Stia tranquillo il sindaco Gaspari perché all’interno del consiglio comunale esiste una minoranza responsabile e che ha a cuore la città. Ed è proprio per questo motivo che chiedevamo da mesi una discussione più approfondita sull’argomento Ballarin. Nessuno si è detto contrario alla riqualificazione della vecchia fossa dei leoni, ma visto che la Fondazione Carisap ha più volte rimarcato il fatto di non aver richiesto l’area del Ballarin ci piacerebbe anche capire il perché di questo accanimento per quel sito da parte del Sindaco. Volevamo dare il nostro contributo e oggi si capisce di quanto ce ne fosse stato bisogno, solo che il primo cittadino, come di solito accade, ha voluto fare tutto da solo e adesso che si trova di fronte alla stessa situazione di Totò –alias Cav. Antonio Trevi- che, senza averne la disponibilità, vendette l’omonima fontana ad un ingenuo italo-americano, invoca l’aiuto di tutte le forze politiche sfondando una porta che di fatto è stata sempre spalancata. Auspichiamo che questa somma rimanga a San Benedetto, ci conforta l’idea che a detta del Sindaco in Fondazione abbiamo due grandi amici e contestualmente ci auguriamo che questa ulteriore brutta figura che sta facendo veicolare in modo negativo il nome della nostra città, possa servire a qualcuno come un salutare bagno di umiltà che gli impedisca per il futuro di dover arrampicarsi sugli specchi ben sapendo di non essere fornito di ventose. Rimane un mistero come sia possibile che in una amministrazione importante come la nostra e con un apparato burocratico importante nessuno si sia accorto dell’impossibilità dell’operazione. Pasqualino Piunti
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