Inquinare meno? parole, parole, parole!!!
di Palmiro Merli*
Se l’obiettivo è quello di inquinare meno, mi chiedo dove sia il vantaggio nell’usare un mezzo pubblico quando osservo gli autobus della Start, soprattutto quelli che effettuano il servizio di trasporto degli studenti, transitare lungo il tratto urbano di S. Benedetto della Statale Adriatica. Circolano, soprattutto nelle ore di punta (quelle di entrate e uscita degli studenti), mezzi antidiluviani (le targhe sono eloquenti), enormi carrozzoni che sbuffano fumo nero manco fossero i camini di una nave. Poi magari li seguono decine di autovetture di ultima generazione che certo non emettono acqua di colonia, ma sicuramente sono infinitamente meno inquinanti delle loro antenate che circolavano quando furono messi in commercio quei bus e che in gran parte oggi sono ritornate lamiera. Ho letto più volte di bus a metano acquistati dall’azienda di trasporto che girano per le strade: forse la Start li utilizza in montagna perché a S. Benedetto, almeno durante le ore di traffico intenso, non mi pare di vederli. E comunque credo che la competitività del trasporto pubblico rispetto al mezzo privato si giochi anche sull’immagine: bus moderni, puliti, efficienti e soprattutto non inquinanti in circolazione danno la sensazione che le autorità preposte puntino veramente al mezzo pubblico come soluzione strategica per abbattere l’inquinamento. Mezzi vecchi, fum osi, magari con un paraurti mancante, danno secondo me l’impressione che gli impegni per una mobilità sostenibile siano poco più che slogan e che si continui a far circolare i bus solo perché servono agli studenti o a qualche anziano. San Benedetto 27/03/2009
*Ex Assessore ai Lavori pubblici - Ex Consigliere comunale
|