Sabato 24.02.2007 18:17 -
Vittoria storica dell'Italia al 'Murrayfield" di Edimburgo nella terza giornata del Sei Nazioni 2007. Gli azzurri di Berbizier, reduci dalle sconfitte con Francia ed Inghilterra, hanno battuto i padroni di casa della Scozia per 37-17 (24-10) ottenendo il primo colpo esterno nel Torneo.
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(Foto AP) |
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Il successo dell'Italia e' maturato nei primi 6' di gioco con tre mete, tutte trasformate, di Mauro Bergamasco (1'), Scanavacca (4') e Robertson. La Scozia rispondeva con la marcatura di Dewey (15') ed un piazzato allo scadere di Peterson, imitato al 19' da Scanavacca. Nella ripresa, meta di Paterson al 21', due punizioni vincenti di Scanavacca, al 27' e al 32', e la meta decisiva di Troncon al 35' trasformata dall'apertura azzurra. Il "Murrayfield" non è gremito come in altre occasioni ma a far salire la temperatura ci pensano i seimila tifosi azzurri, che restano increduli davanti alla partenza fulminante dell'Italia.
Tre mete in sei minuti, è come un sogno che diventa realtà. Diciannove secondi precisi e il XV di Berbizier va in meta con Mauro Bergamasco, che stoppa il calcio di Godman nei suoi ventidue e schiaccia tra i pali. Scanavacca non può che trasformare il 7-0 che mette in crisi la Scozia, troppo debole nell'approccio ad un match forse preso sottogamba. Le disattenzioni dei britannici sono incredibili e due errori di Cusiter spalancano le porte agli azzurri: il primo intercetto è di Scanavacca (4'), il secondo di Robinson (6'). Altre due marcature facili facili che il kicker azzurro impreziosisce dalla lunetta per il 21-0 per l'Italia dopo appena sei minuti di gioco. Un bottino importante e insperato che ammutolisce i fans di casa, che si risvegliano dalla choc al 15': stavolta gli azzurri si fanno ipnotizzare da Dewey, che approfitta di un buco per andare in meta (trasformazione di Paterson).
Non arretra l'Italia, bella anche se a volte imperfetta, sostenuta da un pack di dimensioni internazionali. Strada facendo Berbizier perde Castrogiovanni e Masi per infortunio (dentro Nieto e Zaffiri) ma lo spirito azzurro non ne risente. L'arbitro irlandese Courtney sventola il giallo a Taylor al 19': Scanavacca fa il suo dovere su punizione allargando la forbice (24-7) ma, nei dieci minuti di superiorità numerica, gli azzurri non ne approfittano come potrebbero. E, a tempo scaduto, la Scozia riduce le distanze con un piazzato di Peterson che porta il match all'intervallo sul 24-10 per Bortolami e compagni. Nella ripresa l'Italia soffre ma non molla mai, anche quando la Scozia, al 21', si riporta sotto con la meta di Peterson, che si invola tra le maglie azzurre per andare anche a trasformare. Sul -7 l'Italia non smette di ringhiare e si riporta a distanza di sicurezza con due piazzati di Scanavacca (27' e 32') prima che Troncon, per la seconda volta consecutiva man of the match, schiacciasse la meta della staffa sfruttando la mischia ed il Tmo invocato dall'arbitro. Finisce 37-17 per l'Italia, che evita il fantasma del 'cucchiaio di legno' proprio contro una rivale con cui, probabilmente, duellerà in Coppa del Mondo per un posto ai quarti. Ed ora anche il Galles, che gli azzurri ospiteranno al Flaminio sabato 10 marzo, comincerà a tremare...
Troncon `Gustiamoci questa vittoria` - Il mediano azzurro `man of the match` a Murrayfield, come due settimane fa a Twickenham
Alessandro Troncon festeggia al meglio la sua 93.a presenza in Nazionale e il secondo titolo di `man of the match`. Come due settimane fa a Twickenham, nel tempio del rugby, contro l’Inghilterra, anche oggi al Murrayfield Stadium di Edimburgo il mediano di mischia azzurro e’ stato il migliore in campo. Questa volta, a differenza della sconfitta con gli inglesi, l’Italia ha vinto, rifilando alla Scozia un 37-17 che vale alla nostra Nazionale il primo sigillo esterno della storia nel Sei Nazioni. “Un successo storico, che abbiamo voluto e in cui abbiamo fortemente creduto”, ammette Troncon a La7. “E’ stata una partita piu’ difficile di quanto si possa pensare, perche’ dopo il 21-0 iniziale per una squadra come noi, non abituata a vincere, non era facile – sottolinea - Invece abbiamo reagito bene. soprattutto verso la fine abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Bravi tutti”.
Una bella rivincita per colui che era uscito dal giro azzurro, e ci e’ rientrato da protagonista. “Abbiamo lavorato molto per questa vittoria, c’era tanta pressione perche’ tutti si aspettavano un successo. Adesso dobbiamo assaporarla fino in fondo – dice Troncon - perche’ e’ giusto festeggiare dopo aver fatto un buon lavoro e una partita cosi’. Quando mi sono accorto che potevamo vincere? Alla fine, dopo la meta che abbiamo segnato nel secondo tempo”.
L’Italia ha sfoggiato un pacchetto di avanti di primissima qualita’. “Abbiamo dimostrato di essere una formazione di altissimo livello in quel settore: non era semplice nascondere il pallone per dieci minuti, i nostri avanti hanno dato una grande prova di maturita’”, conferma Troncon, vero e proprio leader della squadra azzurra. “Per l’Italia e’ una partita storica”, e il mediano azzurro ne ha viste parecchie: “Io in queste occasioni ci sono sempre stato perche’ ho avuto la fortuna di giocare con squadre che hanno fatto la storia dell’Italia, allora come oggi. Per questo ringrazio tutti, anche me stesso”.