di Pier Giorgio camaioni

19/06/2008 16:33:08 - Non ho spulciato gli altri quotidiani, ma sul “salvataggio a mare” basterebbe l’articolo del Corriere Adriatico del 15/6 per star tranquilli. ‘St’estate, dalle 9.30 alle 18.30, affogare sarà difficile, diciamo impossibile. Una marea di “postazioni” ( “66 tra Cupra e San Benedetto, una ogni 140 metri” ), ma soprattutto, finalmente, un formidabile dispiego di teconologici mezzi: non solo canottiere e bandiere rosse, ciambelle con corde, pattìni d’antan con tanta vernice, fischietti binocoli maschere megafoni…pinne fucile ed occhiali.  C’avremo pure li gommoni e le moto d’acqua, alla guida piloti selezionati e superaddestrati e tutti i brevetti del caso. Mica semplici bagnini. Poi telefonini e radio come “sistema di chiamata”. La videosorveglianza? Ci stanno pensando.
“Dal 1 giugno al 15 settembre”, insomma, un professionale esercito di Bay Watch veglierà (dalle ore alle ore) con equipaggiamento senza pari.  ‘Azz...
Però: perché ad oggi, 19 giugno, così rare “postazioni” - le torrette da avvistamento con la pubblicità, per intenderci -  per lo più sgangherate e instabili, metallici spaventapasseri, mentre altre, ribaltate, arrugginite, pietosamente da rottamare, stanno morte  fucilate  a terra?Non sarà che le moto d’acqua e i gommoni, giacchè nessuno li ha visti, aspettano in qualche magazzino di essere (ri)messi in sesto? Non sarà che i piloti aspettano i requisiti di legge (ma li avranno?) per salvare con perizia e responsabilità i bagnanti? E che quelli, mai pensando di essere raggiunti con tanta velocità - dalle ore alle ore -  non hanno attivato in tempo la procedura del perfetto affogamento?
Comunque l’effetto l’annunciazione va bene, e riempie le pagine, e tranquillizza.
E fa tanto bandiera blu… 

19.06.’08                       PGC