21/12/2008 - Il probabile pentimento di Gaspare Spatuzza verso Dio per i peccati commessi, è un problema del tutto personale ,il suo confessore spirituale raccoglierà le parole di un mafioso e tutto rimarrà fra le pareti segrete di un confessionale.
A noi che abbiamo vissuto e viviamo l’inferno provocato nelle nostre vite da Gaspare Spatuzza, serve molto di più di un atto privato, serve un atto pubblico dentro le aule di giustizia.
Gaspare Spatuzza deve rendere conto del suo operato alle sue vittime , quelle di via dei Georgofili, è c’è un solo modo per farlo, raccontare ai magistrati tutto quello che sa sulla strage del 27 Maggio 1993.
Soprattutto deve dire quale parte chiave hanno avuto i fratelli Graviano , nei rapporti con la politica e le istituzioni deviate, solo allora potremmo cominciare ad elaborare il nostro convincimento che anche Gaspare Spatuzza quale collaboratore con la giustizia merita il nostro sia pur tribolato consenso.
Ogni altra forma di pentimento, sia pure supportato da una confessione dei peccati ad un prelato di alto livello, resta esclusivamente un fatto privato che poco capiamo come abbia potuto finire pubblicizzato sulla stampa e per quali reconditi motivi.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili