Serie A TIM, 16ª giornata: Fiorentina-Catania 2-0
FIRENZE – Il Catania non ha mai vinto a Firenze e l’ultimo pareggio risale alla stagione 70/71. Potrebbe essere la premessa di un match dal risultato scontato, ma non è affatto così. La squadra di Zenga è una delle rivelazioni del campionato e si presenta al Franchi con l’atteggiamento giusto, difendendosi coi denti e ripartendo in velocità cercando di sfruttare le doti delle due punte, Martinez e Plasmati. Prandelli ritenta la formula col trequartista (Santana) dietro Mutu e Gilardino, ma il gioco non è fluido come con il consolidato 4-3-3. Per tutto il primo tempo la Fiorentina cerca di scardinare la difesa catanese e più volte va vicino al gol. Al 10’ Gilardino, su corner di Montolivo, per poco non replica la rete di mercoledì a Bucarest. Al 21’ Mutu sfiora la traversa su calcio di punizione dal limite. Le occasioni per sbloccare il risultato ce le ha però anche il Catania. Al 23’ rovesciata di Martinez e deviazione di testa di Plasmati: nessun problema per Frey. Al 36’ conclusione angolata di Tedesco, Frey si distende e devia. Nell’intervallo Prandelli lascia negli spogliatoi Santana e inserisce Jovetic. Il forcing viola aumenta e al 55’ la partita si sblocca: cross basso di Kuzmanovic, l’accorrente Mutu di destro batte Bizzarri e realizza il suo sesto gol in campionato. Il Catania lentamente si spegne, la Fiorentina cerca il raddoppio, soprattutto con pimpante Jovetic. Il montenegrino prima sparacchia fuori un sinistro dalla distanza, poi colpisce un palo di destro e al 33’ manda a lato con un tiro al volo che conclude una splendida combinazione aerea con Gilardino. E’ il preludio al secondo gol viola: passano pochi secondi e Gilardino ripara ad una prestazione fin qui opaca e si riporta in testa alla classifica cannonieri con 12 reti. Il gol è da attaccante di razza: prima supera Bizzarri con un pallonetto, poi insacca a porta vuota con un tocco di destro. Nel finale Prandelli prova una soluzione tattica interessante con l’ingresso di Pasqual e lo spostamento di Vargas – l’ex della gara, segnali di ripresa per lui dopo un difficile inizio di stagione – a centrocampo. Finisce tra gli applausi del Franchi e il mister Prandelli sotto la curva. La Fiorentina mantiene il punto di distanza dal Napoli, attualmente quarto in classifica, e domenica prossima farà visita alla Sampdoria di Cassano. I tre punti di oggi contro l’ostico Catania sono però un’ulteriore iniezione di fiducia e un importante segnale di continuità dopo le vittorie corsare di Torino e Bucarest.
Prandelli nel dopo-gara ha esalta la prova della squadra e, in particolare di Riccardo Montolivo, per tutto il primo tempo assoluto padrone del centrocampo. “Soprattutto per le difficoltà che abbiamo trovato contro questo Catania”, esordisce Prandelli in sala stampa, “abbiamo fatto bene, ho visto un’ottima Fiorentina.” Il centrocampo è cresciuto? “Oggi siamo stati squadra, non c’è stato un reparto che ha funzionato meglio o peggio di altri, non ci siamo fatti prendere dalla frenesia, abbiamo ragionato sempre. Il centrocampo comunque è stato senza dubbio ordinato e ringrazio molto Riccardo, che fino a ieri sera era in forse invece oggi ha voluto esserci, considero il suo atteggiamento un grande segnale di attaccamento alla maglia.” Cosa dire di più della coppia Mutu-Gilardino? “Adrian quando è in forma fa sempre la differenza. Dopo il gol la sua partita è diventata anche più serena e l’avete visto tutti tornare a difendere, a fare il terzino, a sacrificarsi per la squadra. Gilardino non ha fatto la sua miglior partita però come sempre è riuscito a realizzare con la rabbia e la voglia di far gol. Per lui in area di rigore ogni palla è la palla della vita.” Vuoi salutare Stefano Borgonovo che prima della partita aveva pronosticato un 2-0 per la Fiorentina? “Sì, gli mando un grande abbraccio. Spero di vederlo allo stadio. Un abbraccio caloroso a lui e alla famiglia.”
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