In attuazione dello specifico protocollo d'intesa intercorso con l'Assessorato Regionale della Sanità, la Direzione Regionale Umbria ha attuato un monitoraggio per la valutazione del rischio indotto da polveri di legno aerodisperse (in particolare quelle dovute alla lavorazione dei "legni duri") che in base alla recente normativa sono considerate potenzialmente cancerogene avendo soprattutto come organo bersaglio il setto nasale. L'attività di ricerca e valutazione è stata effettuata in sinergia con alcune ASL su un numero significativo di aziende, determinando non solo il rischio indotto dalle polveri inalabili di legno, ma anche il dosaggio degli inquinanti di natura microbiologica (spore e miceti), i rischi di natura fisica (rumore e vibrazioni) nonché quelli dovuti alla movimentazione manuale dei carichi.
( di Alessandro Bianconi, Elena Guerrera, Federico Ruspolini, Luca Taglieri)