Un libro al mese - Lucio Battisti: la vita, le canzoni, il mistero
Festival culturale “Un libro al mese” 31 maggio: ricordo di Lucio Battisti Sul palco l’inviato Leo Turrini
PENNA SAN GIOVANNI (Mc), 29/05/2009 – Secondo appuntamento del Festival culturale “Un libro al mese”, promosso dal Comune. Il teatro Flora di Penna San Giovanni ospiterà, domenica 31 maggio alle 21, lo scrittore Leo Turrini (inviato speciale di Qn) che presenterà il suo libro: “Lucio Battisti: la vita, le canzoni, il mistero”. Intervistato dal critico Pierfrancesco Giannangeli, Turrini ripercorrerà le tappe del cantautore di Poggio Bustone a dieci anni dalla morte. Turrini è nato a Sassuolo nel 1960. E’ scrittore e giornalista, tra i più conosciuti e stimati in Italia. Da anni, come inviato speciale, segue i grandi dello sport. E’ considerato uno dei massimi esperti di Formula 1, ma la sua attività e i suoi interessi si concentrano anche su calcio, ciclismo e, soprattutto, pallavolo e si allargano anche alla musica, al cinema e al costume. Amico di grandi campioni dello sport come Alberto Tomba, Ayrton Senna, Lorenzo Bernardi, Fabio Vullo, Julio Velasco e Giampaolo Montali, è spesso ospite e opinionista in trasmissioni sportive sulle reti nazionali. Tra i diversi riconoscimenti, ricordiamo il Premio Letterario “Dino Ferrari”. Nel libro, Turrini ripercorre l’avventura artistica e umana di Lucio Battisti facendone lo specchio delle cronache difficili e intense dell’Italia tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta. Sullo sfondo di un paese che cambia, si snoda il suo viaggio davvero unico. Da Poggio Bustone, nell’entroterra laziale, dove sin da bambino aveva coltivato la passione per la musica, alla California, dove nel 1977 tenne in un bar il suo ultimo, segreto concerto. Dai timori iniziali dell’aspirante chitarrista ai trionfi di una popolarità immensa, certificata da vendite vertiginose. Dalla smania di apparire sui palcoscenici del Cantagiro e del Festivalbar e di confrontarsi con figure mitiche dello show business nazionale e internazionale alla decisione di chiudersi in un rigido e misterioso anonimato, sottraendosi per sempre alle lusinghe della notorietà e ai meccanismi commerciali, in nome di una coerenza che nemmeno i tentativi di vecchi amici come Adriano Celentano e Lucio Dalla hanno saputo scalfire. Dalle critiche sulle sue qualità di interprete al memorabile duetto televisivo con Mina, cui volle regalare alcuni dei suoi pezzi più belli. Dall’irripetibile alchimia creatasi fra le sue note e i testi di un partner geniale come Mogol all’ossessiva sperimentazione delle opere meno popolari realizzate con Pasquale Panella tra il 1986 e il 1994, che testimoniano la perenne ricerca di un musicista mai appagato dei risultati raggiunti. Ingresso libero, è consigliata la prenotazione dei posti (392.9053139).
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