Di nuovo sul palco dopo otto anni.
Marco Petrucci, a poco più di un mese di distanza dall´uscita del fortunato album dei Nomadi "Allo specchio" che ha segnato il suo ritorno alla collaborazione con la band emiliana (suo il brano "Qui", quinta traccia del nuovo lavoro di Beppe Carletti e soci), si prepara al rientro sulla scena live.
L´appuntamento è per sabato 30 maggio alle ore 21.15 presso la Sala Polifunzionale di Ripe (AN), per la "prima" dei Musaico, trio acustico che eseguirà un viaggio a ritroso nella musica d´autore italiana, a cominciare ovviamente dai brani scritti da Petrucci per i Nomadi.
L´ingresso al concerto sarà ad offerta libera ed il ricavato verrà devoluto in favore delle popolazioni terremotate dell´Abruzzo, tramite versamento sul seguente conto corrente promosso da Federcasse (l'Associazione delle 440 banche di Credito cooperativo e casse rurali italiane):
ICCREA Banca SpA - Conto Corrente n. 32000
Codice Iban: IT- 28 Q 08000 03200 000800032000
I MUSAICO nascono dall´incontro tra Marco Petrucci, Renzo Ripesi e Claudio Marchetti, cantautore il primo, poliedrico musicista, cantante ed attore di teatro il secondo, virtuoso musicista in erba il terzo. Tre artisti marchigiani che hanno tracciato percorsi musicali paralleli, ma pervasi da una identica passione per le proprie radici e per le proprie terre, semi comuni di piante che inevitabilmente, crescendo, hanno iniziato ad intrecciare i rispettivi rami.
Ed è proprio da questo intreccio che nasce la musica meticcia dei MUSAICO, che tenta di rappresentare alcune tra le espressioni più alte dell´arte un po´ come le Muse della mitologia greca e che assembla tre generazioni, esperienze e periodi storici diversi un po´ come tessere di un Mosaico.
Lo spettacolo acustico che ne viene fuori è un inebriante viaggio tra le sensazioni, gli odori e i colori di alcune tra le più belle canzoni della musica d´autore italiana, da De Gregori a Fossati, da Tenco a Ciampi, da Battisti a De Andrè, da Bertoli a Battiato, da Baustelle a Negramaro, passando per le tappe più significative dell´esperienza artistica di Petrucci, con l´esecuzione di tutti i brani da lui scritti per i Nomadi.
Canzoni senza tempo, a cavallo tra il bisogno di sentirsi vivi, del vedere riconosciuti i diritti a tutte le latitudini e la voglia di cullarsi sul sogno, sull´utopia, tra l´estasi e la terra.