Dolore Neuropatico: nuove terapie per combatterlo
CASTELRAIMONDO, 2006-06-13 - La malattia, causata dalla lesione dei nervi, colpisce il 6% circa degli italiani: poco diagnosticata, può diventare cronica. Fra i soggetti a rischio anche i giovani. Di dolore si parlerà domani, mercoledì 14 giugno, a un convegno all'hotel Borgo Lanciano di Castelraimondo
Si terrà domani, mercoledì 14 giugno, all'hotel Borgo Lanciano di Castelraimondo, la prima delle due giornate di studio dedicate al tema: "Pain ter: la terapia del dolore". L'iniziativa, promossa con la collaborazione di Pfizer Italia e rivolta ai medici di medicina generale, ha come obiettivo quello di migliorare la conoscenza del complesso panorama del dolore e delle sue comorbilità, con particolare riferimento al dolore neuropatico. Responsabile scientifico dell'evento è il dottor Luigi Filippo Nardi, direttore dell'Unità operativa di Terapia del Dolore e Cure Palliative presso l'ospedale di Macerata.
"La medicina anche in questo campo ha fatto molti passi avanti - spiega dottor Nardi - nel senso che il medico è ora in grado di comprendere meglio di quale tipologia di dolore si sta parlando. Una volta la domanda era solo "ha male o non ha male?", adesso il medico può chiedersi "che tipo di dolore è quello del paziente?". Un'acquisizione importante, se si pensa che fisiologicamente un dolore acuto non trattato, o mal trattato, può diventare cronico già dopo un solo mese. Essere a conoscenza delle differenze tra un tipo di dolore e l'altro - prosegue il dottor Nardi - significa essere in grado di fare diagnosi più accurate, soprattutto per coloro che si trovano ad affrontare per primi il paziente: i medici di famiglia. La nostra idea è quella di creare una rete e una più stretta collaborazione proprio con loro".
Il dolore neuropatico compare dopo una lesione del Sistema Nervoso Centrale (cervello e midollo spinale) o Periferico (radici nervose, plessi e nervi), che può generare una riduzione o una perdita della sensibilità oppure sensazioni permanenti che vanno dal formicolio, alla "corrente elettrica" e, nei casi più gravi, dolore vero e proprio, fitte e bruciori.
In Italia si stima che circa il 6% della popolazione in qualche momento della vita soffra di dolore neuropatico, episodico o costante. Si parla di circa 4 milioni di persone, di cui 2/3 milioni ne soffrono in maniera cronica.
Anche se molti sono i soggetti colpiti, il dolore neuropatico è a tutt'oggi una malattia poco riconosciuta e la diagnosi non è sempre facile. Il paziente, infatti, benché soffra 24 ore su 24, appare perfettamente sano, e i suoi tessuti nervosi possono essere anatomicamente interi pur producendo "scariche continue".
Le cause più frequenti del dolore neuropatico possono essere malattie come il diabete, il cosiddetto "fuoco di Sant'Antonio" (herpes zoster), l'ictus cerebrale, ma anche malattie molto più comuni come la lombosciatalgia o la nevralgia del trigemino. E non solo. I nervi possono essere lesi anche a seguito di interventi chirurgici, quando le cicatrici "strozzano" il nervo, che non riceve più un flusso di sangue adeguato; oppure a seguito di traumi. Gli incidenti stradali, che causano lesioni alle gambe e alle braccia possono dar luogo, insieme alle fratture, a lesioni nervose. Nel caso di traumi subiti in giovane età spesso il dolore si mantiene per tutta la vita.
Per ciò che riguarda i trattamenti, i farmaci antiepilettici di nuova generazione sono quelli più adatti. Oggi, nella farmacopea italiana è stato recentemente introdotto il Pregabalin, un farmaco connotato da elevata efficacia e rapidità dell'effetto antidolorifico, che si instaura a partire dal primo giorno di somministrazione. Pregabalin è stato studiato su 2750 pazienti in Europa e in Italia.
Per ulteriori informazioni: Daniele Pallotta Regional Media Relations Advisor Pfizer Italia Via Valbondione, 113 00188 Roma tel. 340 3508320 e-mail: daniele.pallotta@pfizer.com
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