ITALIA – CUBA 3-1 (25-27; 25-19; 25-21; 25-19)
ITALIA: Rinieri 16, Togut 14, Anzanello 2, Piccinini 20, Lo Bianco 1, Anzanello 2, Cardullo (L). Ortolani 0, Guiggi 7, Centoni 0, n.e. Fiorin e Dall’Igna. All. Barbolini.
CUBA: Ruiz 16, Carrello 9, Gonzalez 6, Ramirez 10, Mesa 6, Calderon 12, Arredando (L). Santos 2, Ortiz 2, Carcasse 2, n.e. Sanchez, Barros. All. Calderon
CLASSIFICA: Serbia Montenegro 8, Italia 7, Cuba 6, Turchia 6, Perù 5, Egitto 4.
NAGOYA, 2006-11-04 - Mille tensioni aleggiavano prima della partita tra Italia – Cuba, vuoi per i precedenti che legano le due squadre (il quarto di finale alle Olimpiadi di Atene, i match alle finali del World Grand Prix di Reggio Calabria 2006) vuoi per i caratteri caldi delle caraibiche, tutte dimenticate grazie ad una prova magistrale della nostra nazionale
Subito bene l’Italia che approccia la partita con grandissima aggressività. Da subito bene Paggi e Piccinini, ed è proprio la Piccinini a firmare l’ace che vale il doppio vantaggio 12-10. Due errori di Rinieri ed un punto di Calderon piazza per Cuba un parziale di 3-0.
Cuba continua la sua accelerazione ed al secondo tempo tecnico è avanti 19-16, inizia ad esso la rincorsa dell’Italia, concretizzata con il sorpasso sul 20-19. Grandissima Francesca Piccinini, nel finale del set: concreta in attacco e autrice del secondo ace nel set che vale il 22-20. L’Italia conquista due set point con un attacco di Rinieri, vanificate da un primo tempo avversario e da una palla non proprio felice di Lo Bianco per Rinieri che consente il contrattacco cubano. Il primo tempo di Anzanello vale il terzo set point ma Ruiz ed un muro di Gonzalez capovolgono la situazione. E’ sempre il muro cubano a salire in alto, a chiudere il colpo ad Elisa Togut e ad aggiudicarsi il parziale.
Nella seconda frazione le azzurre costruiscono con un po’ di fatica il doppio vantaggio e lo difendono fino al 15-15. L’Italia non molla e sul servizio di Togut conquista un ace, Cuba diventa fallosa ed un attacco della solita Piccinini porta le azzurre avanti sul 20-15.
Barbolini difende il vantaggio con alcuni cambi tattici: dentro la Centoni per alzare il muro su Lo Bianco, dentro Guiggi per Anzanello. Le azzurre continuano ad essere incisive al servizio e ad approfittare degli errori delle avversarie, con grande cinismo Lo Bianco e compagne chiudono il parziale con il punteggio di 25-19.
Al ritorno in campo le avversarie appaiono disunite e le italiane si portano subito sul 4-1. La formazione di Barbolini è sempre in vantaggio: positivo l’innesto di Martina Guiggi, le caraibiche dimostrano di soffrire più le fast della centrale toscana che i primi tempi al centro. Si fa più concreto anche l’apporto di Elisa Togut, autrice di contrattacchi vincenti nate da difese spettacolari o da un muro che finalmente inizia a toccare anche gli attacchi più potenti delle caraibiche.
Sul finale del set sono Togut e Guiggi a dettare il ritmo, l’Italia conquista 4 palle set: la prima è annullata da un attacco di Ruiz, ma alla seconda Francesca Piccinini manda le squadre alla terza sospensione.
Punto a punto nell’avvio del quarto set ma è Paola Paggi con un primo tempo dietro ed un muro su Gonzalez a firmare il doppio vantaggio sul 7-5.
Le azzurre non si fermano, in difesa sono presenti e con grande determinazione in attacco, bene in questo parziale la Rinieri, volano sul 14-9. L’Italia non abbassa il ritmo, continua a giocare con estrema attenzione, costruendo una migliore correlazione tra il muro e la difesa.
Le azzurre conquistano sei match point, le caraibiche hanno la forza di annullare il primo, ma non quella di opporsi all’ennesimo attacco di una superlativa Francesca Piccinini.
In conferenza stampa Massimo Barbolini loda la concentrazione delle sue, vera arma vincente, e spera di veder crescere il gioco dell’Italia contemporaneamente al valore tecnico delle avversarie. Soddisfatta anche Capitan Rinieri per la prova in ricezione e difesa, mentre ci sono ancora margini di crescita in attacco.
Domani giorno ultimo match del primo girone, le azzurre alle ore 10.00 italiane affronteranno il “facile” Egitto. (da legavolleyfemminile.it)
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