ilmascalzoneSportivo, il 94° Tour de France sul mascalzone
a cura di Walter Di Martino
2007-07-18 - Il francese Cedric Vasseur ha vinto la 10° tappa del Tour da Tallard a Marsiglia.
Sono passati dieci anni esatti dalla sua prima ed unica vittoria nella Grand Boucle e la vittoria odierna acquista ancora più sapore se si pensa che l’anno prossimo non sarà al via nella corsa transalpina poiché ha deciso di appendere definitivamente la bicicletta al chiodo. Vasseur ha conquistato la prima vittoria francese in questa edizione del Tour battendo in volata Casar, Albasini, Halgand e Voigt, compagni di fuga da diversi chilometri. Li ha bruciati a poche centinaia di metri dal traguardo con un allungo poderoso che non ha dato possibilità di recupero ai suoi avversari. In particolare è Albasini a doversi considerare il battuto di giornata essendo in teoria tra i cinque quello dotato di uno spunto veloce decisamente migliore degli altri, ma per lui non c’è stato niente da fare al cospetto di un Vasseur motivatissimo che ha sorpreso tutti con la sua azione.
Per quanto riguarda i big c’è poco da segnalare: Rasmussen resta leader della classifica generale e la sua squadra ha lasciato andare la fuga senza mai cercare di ricucire lo strappo dato che il più “pericoloso” tra gli uomini in fuga era Voigt comunque distante più di 20 minuti dal danese. Per Vinokourov invece continua il calvario: è riuscito a rimanere in gruppo senza eccessivi problemi, ma le sue ferite alla ginocchia continuano a sanguinare e permane un evidente gonfiore. Sarebbe bello poter assistere al suo rilancio nelle prossime tappe.
Intanto la positività di Sinkewitz ha scatenato un putiferio, non solo in Francia. Le televisioni di stato tedesche hanno infatti deciso di non trasmettere più le tappe del Tour, come gesto di rifiuto verso tutte le irregolarità che troppo spesso si verificano nel mondo delle due ruote.
Questa scelta è difficilmente contestabile: meno televisioni meno sponsor; meno sponsor meno soldi; meno soldi meno necessità di esasperare le prestazioni. Ma è difficile sostenere che debbano essere le televisioni ad iniziare l’opera di rinnovamento così necessaria peri il ciclismo. Dovrebbe essere piuttosto il movimento ciclistico internazionale stesso a fare scelte più oculate e severe per spronare le nuove generazioni a ricercare altre vie e a punire i trasgressori con pene pesanti sia dal punto di vista sportivo che sotto quello pecuniario. Così in Tv si potrebbe finalmente assistere a delle belle gare senza che ogni volta ci debba essere puzza di inganno.
La ritirata delle Tv tedesche si impone piuttosto come una censura nei confronti di tutti quegli atleti “puliti” che quotidianamente ci regalano belle imprese e come una punizione per tutti gli appassionati di ciclismo tedeschi colpevoli di essere amanti di questo sport.
Forse il caso Ullrich ha scottato la Germania più di quello che si possa immaginare.
ORDINE D'ARRIVO:
1. Cédric Vasseur (QSI), 05:20:24
2. Sandy Casar (FDJ), s.t.
3. Michael Albasini (LIQ), s.t.
4. Patrice Halgand (C.A), s.t.
5. Jens Voigt (CSC), s.t.
6. Staf Scheirlinckx (COF), a 36’’
7. Paolo Bossoni (LAM), s.t.
8. Marcus Burghardt (TMO), a 01’01’’
9. Aleksandr Kuschynski (LIQ), a 02’34’’
10. Juan Antonio Flecha (RAB), s.t.
CLASSIFICA GENERALE:
1. Michael Rasmussen (RAB), 49:23:48
2. Alejandro Valverde (GCE), a 02’35’’
3. Iban Mayo (SDV), a 02’39’’
4. Cadel Evans (PRL), a 02’41’’
5. Alberto Contador (DSC), a 03’08’’
6. Christophe Moreau (A2R), a 03’18’’
7. Carlos Sastre (CSC), a 03’39’’
8. Andréas Klöden (AST), a 03’50’’