di Giovanna Maggiani Chelli*
Illustrissimo Signor
Salvatore Riina
Lo Stato non è in grado di far fronte alle cause civili che noi abbiamo intrapreso contro di Lei, chiamando in correità quanti erano con Lei in via dei Georgofili a massacrare le nostre famiglie la notte del 27 Maggio 1993.
Lo Stato che confisca a tutti Voi ogni giorno fiumi di beni realizzati illecitamente, non è in grado di utilizzarli per farli affluire al Fondo 512 Legge dello Stato del 1999 ,che prevedeva giusto il sostentamento delle Sue vittime, di Bernardo Provenzano e di tutti gli altri.
La preghiamo quindi cortesemente, compilare per noi, l’elenco esatto dei beni che a Lei e a tutti gli stragisti di via dei Georgofili Vi sono stati confiscati dallo Stato , sia quelli intestati a nome di tutti Voi, che quelli riconducibili ai 15 mafiosi di via dei Georgofili attraverso presta nomi , affinché possiamo divulgare l’elenco .
E’ nostra intenzione fra comprendere a tutto il Paese che fine realmente fanno tutti quei beni che confiscati ai capi di “cosa nostra” ,spariscono nei mille rivoli di fondazioni e quant’altro e non riescono mai in tempo utile a far fronte alle esigenze di vittime in difficoltà di vita immediate.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
MAFIA:PARENTI GEORGOFILI A RIINA, RENDA NOTI BENI CONFISCATI
(ANSA)
- FIRENZE, 18 MAR - L'Associazione dei parenti di via
dei Georgofili
ha scritto una lettera aperta a Salvatore Riina
perché compili un
elenco dei beni confiscati a lui e agli altri
condannati per
l'attentato del 1993 nel capoluogo toscano. "E'
nostra intenzione -
spiega l'Associazione - far comprendere a
tutto il Paese che fine
realmente fanno tutti quei beni che
confiscati ai capi di 'Cosa
nostra' spariscono nei mille rivoli
di fondazioni e quant'altro e non
riescono mai in tempo utile a
far fronte alle esigenze di vittime in
difficoltà di vita
immediate".
Nella lettera aperta a Riina si
spiega che "lo Stato non è
in grado di far fronte alle cause civili
che noi abbiamo
intrapreso contro di lei, chiamando in correità quanti
erano
con lei in via dei Georgofili a massacrare le nostre famiglie
la
notte del 27 Maggio 1993. Lo Stato che confisca a tutti voi ogni
giorno fiumi di beni realizzati illecitamente, non è in grado
di
utilizzarli per farli affluire al Fondo 512 legge dello Stato
del
1999, che prevedeva giusto il sostentamento delle sue
vittime, di
Bernardo Provenzano e di tutti gli altri. La
preghiamo quindi
cortesemente, di compilare per noi, l'elenco
esatto dei beni che a lei
e a tutti gli stragisti di via dei
Georgofili vi sono stati confiscati
dallo Stato, sia quelli
intestati a nome di tutti voi, che quelli
riconducibili ai 15
mafiosi di via dei Georgofili attraverso
prestanomi, affinché
possiamo divulgare l'elenco".
(ANSA).
COM-
CG
18-MAR-08 17:19 NNNN