SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 02/07/2009 - Visitando il centro cittadino il primo Luglio, nel ben mezzo della stagione estiva, e leggendo al contempo le entusiastiche dichiarazioni degli amministratori di maggioranza sambenedettesi, non si può non essere colti da una domanda: ma gli amministratori vivono la città? Girano per le strade, utilizzano i servizi, portano a spasso i bimbi come fanno i comuni cittadini?
Lo stato in cui vertono angoli una volta meravigliosi della città è sotto gli occhi di tutti. E ci si chiede a che servano faraonici progetti di riqualificazione se non si hanno la forza, la volontà e le risorse per mantenere pulita una città turistica. Inutile parlare di rilancio del turismo. Inutile spendere milioni di euro per la riqualificazione delle vie del centro,quando spostarsi di cinquanta metri diventa come entrare in una favela. Inutile riempire le poche aree di pregio di sculture e modernità quando non si è neppure in grado di offrire quel minimo di civiltà a tutta la città, a tutti gli abitanti, a tutti gli operatori economici. E non ci si appelli allo scarso senso civico degli avventori: le immagini documentano in maniera spietata sporco in attesa di essere rimosso da mesi. Mesi, non giorni o settimane. Mesi nei quali i nostri amministratori, evidentemente, hanno girato con il prosciutto sugli occhi fantasticando di bolle piene di farfalle e suggestivi ruscelli e ponti e parcheggi sotterranei senza vedere lo schifo in cui i cittadini sono costretti a vivere, a passeggiare, a portare i loro figli. Senza sentire il bisogno di rendere minimamente agevole i percorsi per disabili, anziani, madri con passeggini. Senza riuscire nemmeno a far funzionare in modo dignitoso un servizio che comuni di trecento anime riescono a svolgere: i gabinetti pubblici.
Lancio dunque la proposta: rivedere tutti gli interventi di riqualificazione diminuendone gli stanziamenti del 30% e destinando il rimanente all’ordinaria manutenzione, alla pulizia, alla messa a norma dei percorsi pedonali. Perché temo che non serva a molto fare percorsi per i non vedenti quando tutti, vedenti o non, passeggiano nell’immondizia.