Speciale Nuoto-Shanghai2006, ItalNuoto irresistibile
ilmascalzoneSportivo, il Nuoto sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei SHANGHAI, 2006-04-06 - Messi in fila Australia e Usa. Oro e record europeo della 4x200 maschile. Argento di Marin nei 400 misti. Castagnetti: "Orgoglioso degli Azzurri", Barelli: "Movimento in crescita, plaudo Società e staff tecnico" Continuano nel segno dell'Italia i Mondiali di nuoto in vasca corta di Shanghai. Nella seconda giornata di gare la staffetta 4x200 stile libero conquista l'oro con tanto di record europeo in 6.59.08 e Luca Marin l'argento nei 400 misti in 4.05.12. A un solo un centesimo dal bronzo Alessandro Terrin nei 100 rana. Un'onda di emozioni che rende al nuoto italiano due ori, quattro argenti, un bronzo, un record europeo e otto record italiani per un bilancio esaltante dopo appena due sessioni pomeridiane. Straordinaria la prova di forza e coesione della staffetta italiana, in testa sin dalle prime bracciate. Massimiliano Rosolino, ieri bronzo nei 200 sl in 1.44.67, dà il cambio a Matteo Pelliciari in 1.44.92 con 15 centesimi di vantaggio sullo statunitense Lochte (di cui parleremo purtroppo dopo) e con 76 centesimi di vantaggio sul brasiliano Castro. Autoritaria anche la prova di Pelliciari, che mantiene la testa e chiude in 1.45.43 per un complessivo 3.30.35, a 1.18 sul cinese Zhong e a 1.42 sul brasiliano Cielo Filho. Poi è la volta del giovane Nicola Cassio, che risponde al ritorno di Usa e Australia con una frazione da 1.45.40 per il 5.15.75 che lancia Filippo Magnini con 1.88 di vantaggio sullo statunitense Jensen, 2.95 sul cinese Yu e 3.27 sull'australiano Ffrost. Il campione europeo e neo vicecampione del mondo (ieri in 1.43.78) vola sull'acqua e firma la frazione più veloce della gara in 1.43.33 per il record europeo di 6.59.08. Sbriciolati i precedenti (il record europeo della Gran Bretagna in 7.03.06 che resisteva dai Mondiali di Atene, 17 marzo 2000, e il limite italiano timbrato nelle batterie in 7.04.25 con David Berbotto e Klaus Lanzarini poi sostituiti da Rosolino e Magnini); lontanissimi l'argento dell'Australia in 7.04.16 e il bronzo degli Stati Uniti in 7.04.34. "E' stata una gara straordinaria - racconta il Ct Alberto Castagnetti - che segue il successo nella 4x100 stile libero. L'essere avanti a Stati Uniti e Australia nelle gare regine testimonia la crescita del movimento e la competitività raggiunta dall'Italia del Nuoto. Siamo contentissimi; sono orgoglioso dei ragazzi". L'entusiasmo è irrefrenabile, lo testimoniano Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini, leader della Nazionale. "C'è grande emulazione, voglia di arrivare, di dimostrare le potenzialità di un gruppo in crescita costante - afferma l'olimpionico Rosolino - Per me è la seconda medaglia, il primo oro, e domani ci sono i 400 stile libero. Sono molto soddisfatto perché non è stato facile recuperare dall'influenza che mi ha fermato dopo i collegiali negli States e mi ha costretto a saltare i Primaverili di Riccione". Aspetta i 100 stile libero, invece, Filippo Magnini che ha già tre medaglie al collo. "Abbiamo dato un'altra dimostrazione di squadra, di forza del collettivo. La Nazionale continua a crescere grazie all'impegno di tutti e alla coesione tra atleti esperti e giovani. Peccato solo per la vasca; senza tante onde forse oggi saremmo riusciti ad avvicinare ulteriormente il record mondiale". Sul podio anche Luca Marin, argento nei 400 misti alle spalle dello statunitense Ryan Lochte: 4.02.49 contro 4.05.12. Il vice campione europeo, che ha timbrato il personale di 4.02.88 a Trieste nel dicembre scorso, paga le frazioni a dorso e rana (passaggi 57.65, 1.58.12, 3.07.79); velocissimo invece lo statunitense Lochte in farfalla e stile libero (55.80, 1.56.05, 3.07.21). Un argento importante, che legittima la dimensione internazionale di Marin, già argento mondiale in vasca lunga a Montreal ed europeo a Madrid. Per un soffio, un solo centesimo, si ferma ai piedi del podio Alessandro Terrin che comunque firma il personale nei 100 rana in 59.17. Restano un pizzico di rammarico, ma anche messaggi di ottimismo in vista dei 50 di sabato. La seconda giornata di gare, quindi, si è chiusa in linea con la prima: ricca di soddisfazioni e conferme. "Sì - afferma il Presidente della FIN, Paolo Barelli - Le straordinarie medaglie d'oro conquistate dalle staffette 4x100 e 4x200 stile libero maschili rappresentano lo stato del movimento natatorio italiano e sono il risultato del lavoro profuso da Società, atleti e staff federale. Aver messo alle spalle Stati Uniti e Australia nelle gare di squadra dimostra la competitività raggiunta dalla Nazionale; un gruppo eterogeneo, formato da campioni assoluti e promesse già di dimensione internazionale. Risultati emblematici, che alimentano fiducia in vista dei prossimi Campionati Europei di Budapest e stimolano a lavorare con ulteriore impegno e determinazione sulla strada per le Olimpiadi di Pechino e dei Mondiali di Roma 2009". ( da federnuoto.it)
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