OSPITE MIMMO LOCASCIULLI
PREMIO "GIORGIO LO CASCIO" ALLA CANZONE D’AUTORE - Terza edizione
Sant’Andrea apostolo dello Ionio (Cz), 8-9 agosto 2007
Si terrà l’8 e 9 agosto a Sant’Andrea apostolo dello Ionio (Cz) la terza edizione del Premio "Giorgio Lo Cascio", iniziativa che vuole valorizzare importanti esponenti della nostra canzone d’autore che non hanno ancora avuto significativi riscontri dal punto di vista commerciale. Il Premio, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Sant’Andrea, con il patrocinio della Regione Calabria e dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, viene assegnato ad un cantautore che si è particolarmente distinto per la sua opera nel corso dell’ultimo anno. Per la terza edizione il vincitore è Rudy Marra, dopo l’affermazione, negli anni scorsi, di Max Manfredi e Pino Marino. L’artista premiato è stato scelto da una prestigiosa giuria presieduta dal direttore artistico del Festival, Enrico Deregibus. Durante il Festival legato al Premio, oltre a Rudy Marra che si esibirà il 9 agosto, sarà di scena il giorno precedente Mimmo Locasciulli.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
8 Agosto, ore 21, S. Andrea Ionio, Piazza Martin Luther King
Concerto di Mimmo Locasciulli
9 agosto, ore 21, S. Andrea Ionio, Convento delle Suore Riparatrici
Concerto di Rudy Marra. Durante la serata, consegna Premio "Giorgio Lo Cascio alla canzone d’autore".
LA GIURIA DEL PREMIO
Presidente: Enrico Deregibus. Membri: Marcello Barillà (Tele Spazio Catanzaro), Alberto Bazzurro (Musica Jazz), Alessandro Calzetta (Bravonline.it), Lucia Carenini (Bielle.org), Enrico de Angelis (Responsabile artistico Club Tenco), Paola De Simone (Radio in Blu), Mauro Gagino (Responsabile Festival "L’Isola in collina – tributo a Luigi Tenco"), Annino La Posta (Autore di "Il suono intorno alle parole - Rapporto confidenziale sul lato nascosto della canzone d'autore", Editrice Zona, 2006), Max Manfredi (Vincitore Premio Giorgio lo Cascio 2005), Pino Marino (Vincitore Premio Giorgio lo Cascio 2006), Bruno Palermo (Giornalista), Rosario Pantaleo (L’Isola che non c’era), Fausto Pellegrini (RaiNews), Giordano Sangiorgi (Responsabile MEI – Meeting Etichette Indipendenti), Gianluca Veltri (Diario).
RUDY MARRA
È nato nel 1964 a Galatina, in provincia di Lecce. Vive a Modena. Autore, compositore, interprete, vero "underground" della musica italiana, ha creato il genere "sopa", ossia zuppa, un crogiuolo di stili e percorsi musicali. Ha pubblicato quattro CD: "Come eravamo stupidi" (1991, che contiene "Gaetano", brano che ha vinto il premio della critica al Festival di Sanremo), "Sopa d’amour" (1995), "Le parole d’amore" (2001, pubblicato in Francia) e il recente "Sono un genio, ma non lo dimostro" (2007), preceduto dal minilp "Amore di contrabbando" e dal singolo "Trompe L’Oeil". L’album segna definitivamente il ritorno di uno dei cantautori più amati dalla critica, un artista che da sempre ha rifiutato le etichette e la mediocrità. Il disco è prodotto da Ala Bianca, una delle realtà discografiche italiane più impegnate sul fronte della musica di qualità.
Rudy Marra fa parte di quella schiera di artisti sperimentatori, imprevedibili, anarchici, rissosi, senza etichette precise, matti secondo alcuni, geni secondo altri. Difficile catalogare ed etichettare Marra come è impossibile farlo con la sua musica. Il suo è un non-genere, è un’addizione di vari elementi: è rock, pop, jazz, funk, punk, folk, etno ecc., ma il risultato è cosa ben diversa dal semplice sommarsi dei singoli elementi, è altro, è cosa nuova, è la Sopa (zuppa) !
Marra non si ferma però alla musica. Insieme al suo ultimo album è uscito anche con un libro, "L'utente potrebbe avere il terminale spento" (Editrice Zona), un romanzo crudele, divertente e drammatico, ricco di personaggi nevrotici, inaffidabili, talvolta traditori e imbelli, apatici o senza scrupoli, che racconta lo smarrimento di fronte all’impossibilità e all’incapacità di comunicare.
S. ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO
S. Andrea Ionio negli anni passati ha ospitato una rassegna di cantautori italiani (Castelnuovo, Lolli, Zenobi, Kuzminac, Capodacqua, Locasciulli, Venuti) che pur non ottenendo un grande successo commerciale, hanno comunque fatto la storia della musica d’autore. L’istituzione di un premio dedicato alla canzone d’autore rappresenta un’ulteriore tappa di questo percorso alla riscoperta della canzone italiana di qualità. L’idea di intitolare questo premio a Giorgio lo Cascio, nasce dal fatto che nel 1977 proprio S. Andrea ospitò un concerto dell’artista scomparso pochi anni fa. Gli organizzatori di quello spettacolo, ora amministratori comunali, conservano un bellissimo ricordo di quell’evento e per questo hanno voluto ricordare un artista che ha contribuito alla storia della nostra canzone d’autore.
GIORGIO LO CASCIO
Giorgio Lo Cascio, prematuramente scomparso a soli 48 anni nel 2001, nei primi anni '70 fu tra i promotori della cosiddetta scuola romana, che si riconosceva nel Folkstudio di Trastevere. Giorgio Lo Cascio, Antonello Venditti. Francesco De Gregori ed Ernesto Bassignano danno vita ad un quartetto, I giovani del Folk. Erano legati, i quattro ("quattro ragazzi con la chitarra ed un pianoforte sulle spalle" come canta Venditti in "Notte prima degli esami") dallo stesso amore per il folk, la canzone d’autore, la poesie e la politica. Giorgio artisticamente era il figlio di Cohen, Francesco di Dylan, Antonello di Elton ed Ernesto del povero Tenco. Le loro prime canzoni erano piene di rabbia, vino, donne, funerali immaginari, aquiloni, soldati, treni e sogni di libertà.
Dopo le prime apparizioni al Folkstudio, Lo Cascio insieme a De Gregori (di cui era fraterno amico) diede vita ad un duo, Francesco e Giorgio, assimilabile per alcuni versi a quello di Simon & Garfunkel. Lo Cascio è stato un'artista dotato di una personalità autonoma. I suoi testi ci mostrano una vena intimista, quieta, fatta di piccoli sentimenti che proprio dalla semplicità traggono la loro profondità; il tutto espresso attraverso una musica acustica, arpeggiata, che non disdegna però di arricchirsi tramite gli apporti del moog, del flauto, del pianoforte, delle percussioni. Durante gli anni '70 ha avuto una produzione da cantautore politico, meritevole di essere riscoperta. Insieme a Venditti e De Gregori, firmò un contratto discografico per la IT. Mentre Venditti e De Gregori prepararono "Theorius Campus", il loro esordio discografico, Lo Cascio incise "La mia donna", disco un po’ acerbo, molto acustico, poco competitivo rispetto ai brani dei vari cantautori che stavano venendo a galla e di scarsissimo successo. Lo Cascio riemerse nel 1976, grazie all’etichetta Divergo. Il disco prodotto, "Il poeta urbano", album politico molto bello, assai personale, faticò però a farsi strada. Limitati furono anche i concerti tenuti da Lo Cascio, che l’anno dopo incise (sempre con la Divergo) un nuovo album, "Cento anni ancora". Anche questo disco non ebbe fortuna, nonostante i brani fossero assai validi. Lo Cascio riuscì a incidere un nuovo singolo, Cosa c'è che non va, sigla del programma tv "Tra scuola e lavoro", poi sparì dalle scene. Molti anni dopo, vi è la sua partecipazione ad un gruppo estemporaneo denominato U.A.F.F., messo in piedi da vari cantautori allo scopo di fornire un supporto economico al "Folkstudio" in difficoltà. Uscì poi un disco, "Il vaso di Pandora", a nome di Stefano Iannucci e Giorgio Lo Cascio. Lo Cascio è stato ospite del Premio Tenco nel 1975, 1978 e 1983. È stato autore di "Diventare cantautori" (Lato side, 1981) e di una biografia su De Gregori (Muzzio, 1990).
PREMIO "GIORGIO LO CASCIO" ALLA CANZONE D’AUTORE
Festival di Canzone d’autore
Direzione artistica di Enrico Deregibus
Sito ufficiale: www.premiolocascio.it
E-mail: comsanandrea@infinito.it
Tel. 096/744102
Fax 096/747158