ARRIVA L’OBBLIGO D’ETICHETTA PER LA PASSATA ITALIANA COLDIRETTI PESARO INFORMA DOMANI I CONSUMATORI DAVANTI ALLA “PALLA” DI... POMODORO PESARO, 2006-06-13 - Coldiretti Pesaro celebrerà domani l’obbligo d’etichetta per la passata con una manifestazione davanti alla “Palla” di... Pomodoro, la scultura del celebre artista che si trova in piazza della Libertà, nel centro del capoluogo. “Abbiamo pensato a un modo simpatico per festeggiare l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare in etichetta il luogo di coltivazione del pomodoro fresco utilizzato nella passata – spiega il presidente di Coldiretti Pesaro urbino, Giannalberto Luzi -, distribuendo volantini per sensibilizzare i cittadini su quello che è un successo importante per loro come per le imprese. In questo modo sarà, infatti, possibile riconoscere la vera passata italiana da quella fasulla, magari made in China, e fare scelte di acquisto consapevoli”. Insomma, una vera rivoluzione per il condimento più presente sulle tavole nostrane e che è anche una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea alla quale conferisce determinanti proprietà salutari grazie alla funzione antiossidante. La manifestazione della Coldiretti pesarese si svolgerà a partire dalle ore 10.30 e fino alle 12. COLDIRETTI PESARO URBINO NEWS - 0721 37271 – 335 1038834 -DOMANI PIZZA AL POMODORO PER TUTTI: COLDIRETTI ANCONA FESTEGGIA L’ENTRATA IN VIGORE DELL’ETICHETTA D’ORIGINE PER LA PASSATA E INVITA I CONSUMATORI A SCELTE CONSAPEVOLI ANCONA, 2006-06-13 - Pizza al pomodoro per tutti per festeggiare l’entrata in vigore dell’obbligo di etichettatura d’origine per la passata. E’ l’iniziativa che Coldiretti Ancona realizzerà domani pomeriggio (mercoledì 14 giugno), in piazza Roma ad Ancona, dalle ore 17 alle 20, nell’ambito della Giornata nazionale del pomodoro italiano. “Da giovedì 15 giugno sarà possibile riconoscere la vera passata italiana – spiega il presidente Maurizio Monnati -, grazie all’obbligo di indicare in etichetta la zona di coltivazione del pomodoro fresco utilizzato. Ciò vuol dire che i consumatori potranno fare scelte consapevoli, distinguendo i prodotti italiani da quelli taroccati”. La normativa dà tempo sei mesi alle industrie per mettersi in regola, ma le maggiori produttrici di passata hanno già inserito sulle proprie confezioni il riferimento all’Italia, segno di aver compreso l’importanza di dare trasparenza ai cittadini. “E’ per questo che invitiamo i consumatori a fare attenzione all’etichetta – aggiunge il direttore di Coldiretti Ancona, Mauro Gabrielli – dicendo basta all’inganno del falso made in Italy e dando fiducia alle imprese italiane che hanno intrapreso un percorso di professionalità e responsabilità”. Oltre alla pizza, i funzionari di Coldiretti Ancona distribuiranno volantini per illustrare il decreto.
-“CI AUTORIZZANO I PROGETTI MA POI NON PAGANO”: IMPRESE PRONTE A CHIEDERE I DANNI ALLA REGIONE COLDIRETTI MARCHE CHIEDE UNA SVOLTA CONTRO LE DISTORSIONI DELLA BUROCRAZIA C’è chi si è esposto in banca contando su fondi poi bloccati dalle anomalie del sistema. C’è chi ha fatto domanda per realizzare un capannone e si è visto dare l’ok dopo 14 mesi, a due settimane dalla scadenza entro la quale le opere devono essere finite e collaudate. C’è chi si è piazzato primo nella graduatoria dei progetti ma poi non è stato pagato perché il nome e il cognome andavano bene per la domanda, ma non per ricevere i contributi ad essa conseguenti. E ora è intenzionato a chiedere i danni alla Regione. Sono alcune delle storie di ordinaria follia burocratica emerse dall’incontro organizzato oggi ad Ancona da Coldiretti Marche e centrato sul mancato pagamento di quasi quattro milioni di euro per le misure del Piano di Sviluppo Rurale riguardanti zone montane e svantaggiate e biologico. “Le nostre imprese si stanno indebitando per realizzare gli investimenti che la Regione autorizza ma poi non paga – ha sottolineato Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche -. A questo punto potremmo provocatoriamente rifiutare l’integrazione al reddito, contando solo sul mercato, ma è chiaro che una simile scelta porta con sé lo smantellamento di una struttura burocratica che oggi non riesce a dare risposte alle aziende. Per tacere di un Sistema decentrato completamente allo sbando. Alla Regione e alla politica diamo la nostra disponibilità a confrontarci, ma sappiano che non possono pensare di andare ancora avanti con promesse poi puntualmente disattese”. Un invito alla concertazione delle scelte e a lavorare assieme per lo sviluppo del territorio è venuto anche dal direttore Alberto Bertinelli. I problemi oggi presenti nella gestione dei pagamenti sono stati invece illustrati dal vicedirettore Claudio Gagliardini e dal responsabile del Caa Coldiretti, Maurizio Balducci. All’incontro hanno preso parte anche i presidenti di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati, e Coldiretti Ascoli, Marco Maroni, e la dirigente del servizio Agricoltura della Regione Marche, Cristina Martellini.