Sarajevo, un altro giorno del Klezmer festival
SARAJEVO, 2006-09-16 - Grande successo per l’attesa esibizione di Moni Ovadia al Teatro Sartr di Sarajevo, il Teatro di Guerra. Ma il Klezmer festival, per la prima volta a Sarajevo, aveva aperto con un momento si scambio fra le due regioni, dirimpettaie sul mar Adriatico. Il pomeriggio di venerdì era iniziato con un appuntamento conviviale al Caffè Karabit, un negozio di libri con caffè che si trova nel centro storico, a due passi dall’Università. Qui la Regione Marche, ha offerto un aperitivo a base di vini e prodotti delle nostre zone che in molti hanno apprezzato, sia cittadini di Sarajevo sia il gruppo degli italiani al seguito del Festival che proprio nel pomeriggio di venerdì sono arrivati nella capitale bosniaca. Nella serata ancora uno spettacolo di grande successo: due ore di concerto trascinante iniziate con la voce di Gianluca Massaroni, giovane vincitore del premio della critica di Musicultura 2006, che è salito sul palco del Sartr Teatro accompagnato dalla sua chitarra. E subito dopo, la performance chitarra e voce di Davide De Gregorio, vincitore assoluto di Musicultura, con la sua band. Sempre in serata, con l’arrivo dell’assessore regionale al welfare Ugo Ascoli, del presidente del Consiglio della Regione Marche Raffaele Bucciarelli e dei consiglieri Marco Lucchetti e Guido Castelli, è in pratica iniziata anche la parte istituzionale di questo appuntamento in Bosnia, dove sabato, è stato consegnato il primo di due plessi sanitari che le Regioni Marche ed Emilia Romagnia hanno ricostruito per i minori in difficoltà. Stasera in programma, l’esibizione di due artisti simbolo del Klezmer festival. Proiezione di “Souvenir Srebrenica” di Roberta Biagiarelli, il documento di quello che il mondo non ha fatto per impedire la tragedia. Un progetto di teatro-documentario realizzato insieme a Luca Rosini, con il contributo della Regione Marche e della Regione Emilia-Romagna. E concerto, al teatro Sartr, del Giovanni Seneca Trio. Seneca alla chitarra, Giovanni Scaramuzzino al mandolino e Eolo Taffi al contrabbasso, propongono brani originali di Giovanni Seneca, con ingredienti selezionati dai generi musicali che ama di più: il tango, la tarantella, la musica descrittiva e la rumba, e spezie e condimenti dal blues e dallo swing, con venature di jazz
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