L’Associazione “La Formica” in merito all’assemblea pubblica del 24 giugno U.s. sul tema “Riqualificazione del lungomare, tratto fiume Tesino - Via Ballestra” ha annunciato una raccolta firme che poggia su tre motivazioni qui di seguito elencate:
1) Rappresentare quei cittadini che, dopo la prima riunione (avvenuta il 16 giugno U.s. al kursaal) ci hanno chiesto insistentemente di fare qualcosa affinché venga rispettato il paesaggio e la viabilità del tratto del lungomare sopra menzionato.
2) Perché per noi la “democrazia partecipativa”, non preclude la possibilità di manifestare per iscritto la volontà di quei cittadini che per timidezza, non intervengono o che, per i motivi più svariati, non hanno la possibilità di partecipare alle assemblee.
3) Perché la petizione popolare (raccolta di firme) è un diritto riconosciuto dall’ordinamento legislativo Italiano con l’Art. 50 della Costituzione Italiana.
Il diritto di petizione (raccolta di firme) è inoltre considerato diritto fondamentale dell’Unione Europea e come tale inserito nell’apposita Carta del Parlamento Europeo all’Art. 44.
Il diritto di petizione (raccolta di firme) è contemplato nel diritto Americano nel Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.
Questo è il testo della petizione popolare che ha suscitato tante incomprensibili polemiche:
II sottoscritti cittadini con la seguente petizione, indirizzata al Sindaco ed al Presidente del consiglio del comune di Grottammare chiedono: che l’intervento di riqualificazione sul tratto di lungomare compreso tra via Ballestra e il fiume Tesino, risulti il meno invasivo possibile:
A) Non vi dovrà essere nessuno stravolgimento della viabilità, le due corsie che rappresentano una caratteristica e una peculiarità del nostro lungomare devono rimanere così.
B) Lo spartitraffico regolato dalle palme non va né spostato né rimosso.
C) Per la riqualificazione è importante sacrificare il minor numero possibile di parcheggi.