lo Sportello dei Diritti propone subito l’istituzione della Banca Dati del DNA
Lo “Sportello Dei Diritti” della PROVINCIA DI LECCE, di fronte all’aumento esponenziale su tutto il territorio nazionale di atti di violenza ed abusi sulle donne, rilancia il progetto del Colonnello Luciano Garofano - il noto comandante del Ris dei Carabinieri di Parma – che da diversi tempo ha elaborato una proposta per arginare la criminalità per il tramite dell’istituzione di una Banca Dati del DNA.
Esiste già in Parlamento un disegno di legge trasversale presentato nel corso dell’attuale legislatura che prosegue a rilento il suo iter legislativo per i problemi connessi alla tutela della privacy e della libertà che un archivio di dati personali potrebbe comportare. Ma in presenza di una spirale così odiosa di delinquenza nei confronti delle donne - che è divenuto un vero e proprio problema di ordine pubblico, in alcune città - occorrerebbe una poderosa accelerata all’iter legislativo per la creazione di quest’ importante contenitore di informazioni genetiche che conservi l'impronta genetica quantomeno di tutti coloro che si sono resi colpevoli di reati gravi ed in particolare di “violenza sessuale” e che scoraggerebbe chiunque a mettere in atto forme di violenza di tale stregua, permettendo alla magistratura e alle forze dell'ordine di svolgere indagini più rapide, efficaci e meno dispendiose. Per non parlare dell’efficacia di una simile banca dati nelle indagini sui reati connessi al terrorismo, alle associazioni mafiose, agli omicidi, ed alla pedofilia.
Lo Sportello dei Diritti, la cui delega è stata assegnata all’assessore Carlo Madaro, ritenendo che l’idea del colonnello Garofano possa contemperare l’esigenze di tutela della Privacy e della libertà, con quelle della pubblica sicurezza e della tutela della persona, in particolar modo delle donne e dei bambini, tutti diritti costituzionalmente garantiti, perorerà presso tutte le sedi competenti la proposta al fine di una rapido compimento dell’iter legislativo.
Lecce, 12 settembre 2006
L’Assessore Carlo MADARO