Ad Unicam si è parlato di cellule staminali e del loro importante ruolo nella terapia dei tumori
Camerino 21 novembre 2006 - “Lato buono e lato oscuro delle cellule staminali” è il titolo del seminario che è stato tenuto nei giorni scorsi, presso il Polo Didattico Granelli dell’Università di Camerino, dalla Prof.ssa Benedetta Bussolati, docente del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Torino Ospedale le Molinette.
La cellula staminale è una cellula che non è ancora stata commissionata, ha molte capacità di differenziamento ed è quindi capace di dare origine a cellule di vari tessuti; è per definizione una cellula dotata di due proprietà: quella di automantenersi, cioè di mantenere la sua popolazione staminale e quella di dare origine a cellule più differenziate. Il seminario ha sottolineato che esiste una relazione tra le cellule staminali e la genesi e la progressione dei tumori. La teoria, piuttosto recente, afferma che alla base della genesi del tumore c’è una piccola popolazione di cellule staminali mutate che rappresentano la vera modalità con cui il tumore cresce e quindi, andando a colpire le cellule staminali del tumore, si può riuscire a sradicare il tumore stesso. La teoria rappresenta, pertanto, una nuova frontiera nella terapia del cancro.
La conferenza è stata promossa, nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Scienze Biomolecolari e Biofunzionali e del Dottorato in Biologia dell’Ateneo di Camerino, dalla dott.ssa Cristina Marchini e dal dott. Augusto Amici, docenti Unicam del Dipartimento di Biologia Molecolare, Cellulare e Animale.