PaesaniAppunti: Ospedale di Rete a San Sabino
OSIMO, li 07/03/2008 - Il Comitato Pro Ospedale di Rete San Sabino, dopo aver rivolto innumerevoli ed accorati appelli alle varie Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali al fine di sostenere una lotta comune per far ripartire i lavori di costruzione dell’Ospedale di Rete a San Sabino, è ben felice di constatare che, finalmente, tutti i Comuni interessati dal Progetto Sanitario si stanno unendo per poter ottenere un Ospedale di Rete nella località, da sempre ritenuta baricentrica, di San Sabino di Osimo. Il Comitato spera che la suddetta presa di posizione non sia, per qualche Amministratore locale, soltanto una mera iniziativa di sostegno per la propria campagna elettorale, in previsione delle prossime elezioni nazionali. Proprio per scongiurare una tale evenienza, si precisa che il Comitato proseguirà anche durante il periodo elettorale l’ormai consueta opera di informazione sul territorio, allo scopo di illustrare a tutti i cittadini l’effettivo impegno profuso dai vari candidati appartenenti alle diverse coalizioni politiche. Quanto sopra specialmente dopo le ultime comunicazioni ufficiali rilasciate dall’attuale Amministrazione della Regione Marche, alla quale di sicuro non spetta la palma d’oro della coerenza avendo la stessa rilasciato negli ultimi nove mesi innumerevoli dichiarazioni, spesso completamente contrastanti, in fatto di realizzazione dell’Ospedale di Rete a San Sabino. Fausto Paesani, presidente del Comitato, in nome dei cittadini della bassa Valle del Musone e dei 12.077 firmatari della petizione popolare consegnata al Consiglio Regionale Marche, chiede ancora una volta agli Amministratori della Regione Marche di fare chiarezza sulla situazione riguardante il Progetto Sanitario già pronto da una decina d’anni e che aveva come destinazione l’area già individuata a San Sabino di Osimo dove, con molta probabilità, vi era anche la possibilità di ampliamento per sostenere un’eventuale accorpamento con l’INRCA e l’Agenzia della Terza Età. Quanto sopra anche per spiegare ai cittadini per quale motivo non si può stipulare un nuovo Project Financing che però tenga sempre in considerazione l’area già individuata da dieci anni a San Sabino di Osimo, sulla quale sono già stati eseguiti dei lavori costati un miliardo delle vecchie lire nel 1998, e che ora invece non può più essere utilizzata per l’ubicazione delle due strutture sanitarie. Quanto sopra nonostante la disponibilità del Comune di Osimo a valutare la possibilità di ampliamento della suddetta area. Il Comitato chiede agli Amministratori della Regione Marche di illustrare ai cittadini come intendono risolvere il problema di eventuali richieste milionarie di risarcimento danni, nel caso avanzate dalle ditte già aggiudicatarie dell’appalto dei lavori a San Sabino di Osimo, ovvero se le suddette, qualora effettivamente inoltrate, saranno addebitate personalmente a chi ha commesso eventuali errori nella stesura dell’attuale Project Financing, oppure dovranno essere interamente sostenute sempre dai soliti cittadini contribuenti che da venti anni attendono un Ospedale di Rete di qualità. Per ciò che invece riguarda l’impegno della Regione Marche in favore del potenziamento dell’attuale Ospedale SS. Benvenuto e Rocco di Osimo, il Comitato confida che quanto sopra si realizzi immediatamente, ma nel contempo spera che anche questa promessa non rappresenti una delle solite chimere sventolate in periodo pre-elettorale, alle quali i cittadini osimani sono già abituati da molti anni. IL PRESIDENTE Fausto Paesani
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