2009-05-26 18:51 - CAGLIARI - Tre operai sono morti all'interno degli impianti della raffineria Saras a Sarroch (Cagliari). L'incidente è avvenuto poco dopo le 14, in un impianto di desolforazione (Nh51) e i tre operai sarebbero morti per intossicazione da azoto, che è letale in pochi minuti.
Una prima ricostruzione dell'incidente è stata fornita dai colleghi di lavoro delle vittime, che stazionano davanti ai cancelli della Saras. Un primo operaio si sarebbe sentito male intorno alle 13.30, il secondo avrebbe chiesto aiuto ai due rimasti all'esterno: tutti sarebbero quindi entrati nella
cisterna, ma solo uno ne è uscito vivo. Gli altri tre sono stati stroncati dalle esalazioni tossiche sprigionatesi dai residui delle lavorazioni.
Prima delle 14 è scattato l'allarme in tutta la raffineria: i dipendenti sono stati invitati a mettere in sicurezza gli impianti e ad abbandonare lo stabilimento. Almeno 200-300 operai sono usciti e hanno appreso attoniti la notizia della morte dei loro colleghi.
Sul posto sono intervenuti i medici del 118 ma per i tre operai non c'era più niente da fare. I sanitari hanno constatato il decesso in attesa
dell'arrivo del medico legale, che dovrà accertarne le cause, e del magistrato di turno cui spetterà il compito di indagare sull'incidente.
Le vittime sono tutte di Villa San Pietro (Cagliari), piccolo paese confinante con Sarroch dove si trovano gli impianti della Saras. Sono Daniele Melis, di 26 anni, Luigi Solinas, di 27, e Bruno Muntoni, di 52. Quest'ultimo era sposato e padre di tre figli.
I tre operai morti erano dipendenti della ditta esterna Comesa arl. La Comesa, gruppo costituito nel 1998 dalla confluenza tra la Sarcomi spa e la Comes srl, conta circa 170 dipendenti e opera nel settore di carpenteria metallica e manutenzione di impianti industriali.
SARAS, TRAGICO EVENTO ATTENDIAMO RICOSTRUZIONE
La Saras ha diffuso una nota sull'incidente nel quale sono morti tre operai di unàimpresa d'appalto. "Con profondo dolore comunichiamo che oggi alle ore 13.50 presso la raffineria di Sarroch si è verificato un tragico evento che ha causato il decesso di tre dipendenti della ditta Comesa. Il tragico evento - spiega la nota - è avvenuto presso l'impianto Mhac1, fermo per manutenzione programmata". "Sul luogo dell'incidente sono intervenuti subito i medici dell'azienda i quali, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, hanno potuto solo constatare il loro decesso - prosegue la nota dell'azienda -. Sono state immediatamente avvisate le autorità competenti e interrotte tutte le attività di manutenzione dello stabilimento. Il presidente, l'amministratore delegato e tutta la Direzione stanno seguendo la ricostruzione dei fatti unitamente agli inquirenti".
NAPOLITANO ESPRIME CORDOGLIO A FAMILIARI
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano appresa la notizia del mortale incidente sul lavoro avvenuto alla raffineria Saras di Sarroch, dalla
prefettura di Firenze si è messo in contatto con il prefetto di Cagliari per avere ragguagli sulla dinamica del grave infortunio. Il capo dello Stato ha pregato il prefetto di esprimere ai familiari delle vittime la sua vicinanza è il suo cordoglio a nome di tutto il Paese.
MARCEGAGLIA, E' UNA GRANDE TRAGEDIA
"Questa è una grande tragedia. Come Confindustria e personalmente siamo particolarmente vicini alle famiglie delle vittime". Lo ha detto questa sera a Verona il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia commentando la tragedia avvenuta nell'industria petrolifera Saras.
Tre anni di gravi incidenti sul lavoro
ROMA - Ecco alcuni dei più gravi incidenti sui luoghi di lavoro avvenuti negli ultimi tre anni:
8 gennaio 2007 - Due operai muoiono a Pegognaga (Mantova) dopo una caduta nell'imbuto di un silo di una azienda agricola, durante operazioni di pulizia.
12 marzo 2007 - Due operai romeni muoiono travolti dalla ghisa fusa nella Fonderia Anselmi, a Camposampiero (Padova).
16 marzo 2007 - Padre e figlio muoiono a Cogollo di Tregnago (Verona), uccisi dalle esalazioni provenienti dalla cisterna in cui si erano calati per eseguire lavori di manutenzione.
23 aprile 2007 - Una fabbrica di fuochi d' artificio esplode a Gragnano (Napoli); muoiono il titolare e due nipoti che lavoravano con lui.
11 maggio 2007 - Due morti, e 32 feriti, per un'esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Piane di Montegiorgio (Fermo).
24 maggio 2007 - A Correggio, due muratori sono uccisi dal crollo del muro di un vecchio fienile da ristrutturare.
18 giugno 2007 - Il crollo di un cornicione di un albergo in ristrutturazione a Ischia travolge un'impalcatura: muoiono due operai rumeni.
6 dicembre 2007 - Incendio alla Thyssen Krupp a Torino: sette operai, fra i 26 e i 54 anni, muoiono nel giro di 24 giorni. E' il più grave incidente degli ultimi anni.
18 gennaio 2008 - Due operai addetti ai lavori di pulizia della stiva di una nave a Porto Marghera (Venezia) muoiono asfissiati dalle esalazioni di gas.
6 febbraio 2008 - Quattro persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, muoiono nell'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio nel comune di Orvieto.
3 marzo 2008 - Cinque persone muoiono a Molfetta (Bari) per le esalazioni liberatesi durante la pulitura della cisterna di un camion. Nella cisterma muoiono tre dipendenti e il titolare dell'azienda 'Truck center', calatisi successivamente nella cisterna nel tentativo di salvare i colleghi, mentre un altro lavoratore muore in ospedale il giorno seguente.
16 aprile 2008 - A Cornate d'Adda, due operai dipendenti dell'azienda Masterplast muoiono per l'esplosione di un macchinario per la lavorazione della plastica; le vittime sono un italiano ed un cittadino del Burkina Faso. Un terzo operaio resta ferito.
22 aprile 2008 - Il titolare di un'azienda di trasporti e un suo parente muoiono folgorati in un incidente a Schiavonia d'Este (Padova), mentre lavorano alla pulizia della cisterna di una betoniera.
11 giugno 2008 - Sei morti a Mineo, in Sicilia: pulivano una vasca del depuratore, quattro erano dipendenti comunali, altri due di un azienda privata. Dopo quello della Thyssen è uno degli incidenti più gravi dell'ultimo periodo.
8 settembre 2008 - Due cognati muoiono a Ono San Pietro, un migliaio d'abitanti, in Valcamonica, travolti dalmuro della casa che stavano risistemando.
25 maggio 2009 - Tre operai muoiono all'interno degli impianti della raffineria Saras a Sarroch (Cagliari).
Raffineria Saras, colosso nel Mediterraneo
ROMA - La raffineria Saras è tra le più importanti del Mediterraneo. Lo stabilimento, dove oggi tre operai sono morti per esalazioni tossiche, è composto da 19 impianti tra cui uno tra i più grandi in Europa. Sono oltre mille le persone impiegate alla raffineria, e complessivamente circa 150 negli uffici amministrativi e commerciali della Saras, ai quali si aggiungono più di 3.000 persone coinvolte nei processi produttivi dall'indotto. La raffineria, come si legge nel sito ufficiale, nasce nel 1962 quando Angelo Moratti progetta di valorizzare la posizione strategica della Sardegna e sceglie Sarroch, 20 chilometri a sud ovest di Cagliari, per costruire gli impianti. Già nel 1965 la raffineria avvia la sua attività con l'approdo sui suoi moli della grande petroliera World Glory. Oggi la capacità complessiva è di 110 mila barili raffinati al giorno. I tre impianti di distillazione del greggio hanno una capacità complessiva di 15 milioni di tonnellate l'anno.
Nello stabilimento vengono realizzate tutte le operazioni necessarie per trasformare gli idrocarburi presenti nel petrolio greggio nelle differenti tipologie di prodotti petroliferi. Il 53% della produzione è destinato al mercato italiano (di cui il 23% al mercato sardo); della restante quota del 47% destinato all'esportazione, circa un terzo è stato venduto in Spagna. "Gli investimenti annui per tecnologie, interventi e formazione su ambiente e sicurezza, sono rilevanti - spiega il sito ufficiale Saras - la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la salvaguardia ambientale, rappresentano obiettivi prioritari e irrinunciabili".
Per questo "la raffineria è munita delle migliori dotazioni di sicurezza, fra cui sistemi di regolazione dei processi in Sala Controllo, sistemi antincendio fissi e mobili, rilevatori di incendio e di sostanze tossiche nelle aree di produzione e movimentazione, valvole di sicurezza con convogliamento al sistema-torcia e bacini di contenimento dei serbatoi". Programmi formativi per prevenire incidenti ed infortuni, in funzione del ruolo ricoperto, "coinvolgono tutto il personale dello stabilimento in modo continuativo dal momento dell'assunzione e per tutta la durata del loro lavoro presso la Saras".
Fratelli Moratti in partenza per la Sardegna
CAGLIARI - Il presidente e l'amministratore delegato della Saras, Gianmarco e Massimo Moratti, sono in partenza per raggiungere la Sardegna. Il presidente dell'Inter, che era fuori Milano, sta rientrando nel capoluogo lombardo per partire insieme al fratello, col quale sono attesi nelle prossime ore alla Saras. Nello stabilimento si trovano già il Direttore generale, quello finanziaria e quello del personale. (da libero.it)