Giovedì alle ore 15 e venerdì dalle 9.30 alle 13 (& e 7 dicembre) si svolgerà nell’Antica Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza di Macerata il convegno “Ius gentium Ius communicationis Ius belli. Conquiste, diritti, civiltà” nell’ambito delle celebrazioni per il IV centenario della morte di Alberico Gentili (1552-1608).
04/12/2007 - Il seminario, organizzato dall’Istituto di studi storici dell’Ateneo e dal Centro Internazionale di Studi Gentiliani di San Ginesio, si inserisce nelle manifestazioni 2007-2008 promosse dal Comitato nazionale Alberico Gentili, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali. Il convegno intende affrontare alcuni dei principali nodi teoretici e storico‑giuridici del pensiero di Gentili nel più vasto contesto delle trasformazioni dei concetti e delle categorie che nel corso del Cinquecento offrono nuovi contenuti e nuove forme ai diritti delle genti. La "naturale" vocazione degli uomini a “comunicare” tra loro viene messa alla prova dalla conquista europea dei Nuovi Mondi e dall’incontro/scontro di civiltà. Il seminario maceratese ricorderà l’opera di Gentili mostrando il rilievo storico e prospettico di una figura dotata di una straordinaria caratura intellettuale. Una riflessione sul passato non priva di insegnamenti per il nostro tempo.
Al convegno parteciparanno il rettore Roberto Sani, l’ambasciatore d’Italia Giuseppe Balboni Acqua, presidente del Comitato Nazionale Alberico Gentili, i professori Luigi Lacchè, Massimo Maccarelli e Luca Scuccimarra dell' Università di Macerata, Paolo Marchetti dell' Università di Teramo, Italo Birocchi dell' Università di Roma “La Sapienza”, Luigi Nuzzo dell' Università del Salento, Aldo A. Cassi dell' Università di Brescia), Diego Pirillo della Scuola Normale Superiore di Pisa, Diego Quaglioni dell' Università di Trento e Vincenzo Lavenia dell' Università di Macerata.
Chi era Alberico Gentili
Alberico Gentili – informa il Centro internazionale studi gentiliani di San Ginesio sul sito www.cisg.it - grande giureconsulto e intellettuale umanista, nacque a San Ginesio il 14 gennaio 1552 e morì a Londra il 19 giugno 1608. Dopo aver conseguito il Dottorato in Legge all'Università di Perugia, diventò prima podestà di Ascoli e successivamente avvocato in San Ginesio. Costretto alla fuga per cause di religione, riparò presso le Corti riformate dell'Impero. Nel 1580 si stabilì in Inghilterra, dove dal 1581 cominciò ad insegnare diritto civile all'Università di Oxford. Sei anni più tardi, fu nominato Regius Professor of Civil Law, cattedra istituita da Enrico VIII. In questa veste svolse un importante ruolo di giurista e di ideologo sulle questioni emergenti di politica interna e internazionale nei regni di Elisabetta I Tudor e di Giacomo I Stuart. Dal 1605 fino alla morte svolse anche la funzione di Avvocato dell'Ambasciata di Spagna alla Corte dell'Ammiragliato, competente a trattare soprattutto cause di pirateria e di preda bellica. Le sue attività intellettuali e professionali ci vengono tramandate dalle 26 opere. Nel 1598 viene pubblicato il De Iure Belli, sua opera maggiore, reputata basilare nella genesi della scienza del diritto internazionale. Le posizioni ideologiche di Gentili in fatto di tolleranza religiosa e di diversità culturale, il suo pragmatismo politico e la sua avversione ad ogni forma di fondamentalismo ideologico costituiscono tutt'oggi materia e spunto di riflessione.