Tra monti e pagine +Itinera, un format per valorizzare il nostro territorio
LORO PICENO, 2006-08-21 - “Il festival Tra…monti e pagine+Itinera, che è giunto alla sua quinta serata – ha detto il Presidente della Comunità Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti – è un format artistico capace di adattarsi ed inserirsi in ogni contenitore culturale del nostro territorio, valorizzando e, soprattutto, proponendolo al grande pubblico. Il festival è, in questo senso, l’occasione per far conoscere luoghi preziosi, storici ed artistici di indubbio valore, che rimangono altrimenti sconosciuti ai più”.
E’ stato il caso dello splendido chiostro di San Francesco di Loro Piceno, che, il 19 agosto, ha ospitato una serata del festival, in cui la musica de “I Solisti dell’Accademia Adriatica” ha trovato uno scenario ed una cornice di pubblico davvero degni.
Introdotti dal giornalista e musicologo Claudio Giovalè, si sono esibiti, nel concerto “Marche Mozartiane”, Rosita Ramini soprano, Dante Milozzi al flauto e Fausto Bongelli al cembalo.
Claudio Giovalè ha sapientemente spiegato al pubblico il filo conduttore della serata musicale, che ha ripercorso molti brani di musicisti marchigiani al tempo di Mozart, e ha raccontato anche del viaggio del celebre musicista in Italia, nelle Marche e nella nostra vallata del Chienti.
Durante l’esibizione, voluta anche per sottolineare la ricorrenza dei 250 anni dalla nascita di Mozart, sono stati eseguiti brani dello stesso autore, ma anche di Giordani, Cristini, Mastini e Mercadante.
“Un’offerta integrata di promozione del nostro territorio – ha detto l’Assessore alla Cultura della Comunità Montana Eraldo Mosconi, promotore del festival – non può prescindere dalle nostre radici culturali, sociali e dalle nostre tradizioni. Per questo credo che la Comunità Montana sia riuscita a proporre, proprio grazie a questo festival, un pacchetto turistico-culturale di tutto rispetto, che passa attraverso la letteratura, la musica, la pittura e la degustazione della nostra gastronomia e dei prodotti tipici. Se, come credo, esistono ancora le Marche da scoprire, a mio avviso sono proprio quelle del nostro entroterra”.
Prima del concerto, che ha entusiasmato anche una delegazione austriaca presente tra il pubblico cui il giornalista Giovalè ha voluto rivolgere un saluto in lingua tedesca, si è tenuta la presentazione del libro “Certi giorni sono felice”, edito dalla Pequod e scritto dalla giovane Letizia Lerro, scrittrice emergente di origini campane. La pubblicazione, un romanzo, affronta il tema della bulimia e della relazione con il cibo come metafora del rapporto col mondo, con la propria realtà circostante e quotidiana. Non da ultimo ripropone l’analisi di un rapporto complesso quando imprescindibile, che è quello di una madre con la propria figlia.
Al termine della serata degustazione gratuita dei prodotti enogastronomici dei monti azzurri.
Ad arricchire la bellezza del chiostro le opere della pittrice Teresa Marasca, in una mostra originale dal titolo “Di una Madre Sola”, che ha saputo afferrare e fermare su tela il tema della maternità in due mondi assai diversi: l’Oriente e l’Occidente. La Marasca, pittrice sapiente e dalla felice intuizione di una poetica umana che si fa visiva, è insegnante di anatomia artistica all’Accademia di Belle Arti di Macerata e ha esposto anche alla 40esima Biennale di Venezia.
Il Festival proseguirà fino ad autunno inoltrato. Prossima tappa, che si preannuncia ricca di altrettanti momenti significativi, il 23 settembre, a Colmurano.