MARCHE. RAPPORTO REGIONALE 2005.
-Calano gli eventi infortunistici. Denunciati 1.245 casi in meno con una riduzione del 3,5% rispetto al 2004. Stabili gli infortuni con esito mortaleAncona, 10 novembre 2006.
Il 2005 conferma la tendenza ad un calo del numero di infortuni denunciati nelle Marche: si registra infatti una riduzione del 3,5% rispetto al 2004 pari a 1.245 casi in meno. A rilevarlo è il Rapporto Annuale Regionale INAIL 2005, presentato questa mattina ad Ancona, presso la Sala Riunioni della Giunta Regionale. Secondo la rilevazione, sono stati denunciati all’INAIL complessivamente 34.511 infortuni, a fronte dei 35.756 dell’anno precedente: di questi, 29.975 si sono verificati nella gestione industria e servizi, 3.637 in agricoltura e 899 nella gestione conto dello Stato. La contrazione del numero degli eventi è stata del 4% nell'industria e servizi e dell'1,8% nell'agricoltura, mentre la gestione dipendenti dello Stato ha registrato un incremento del 7,9%.Gli infortuni con esito mortale sono stati in totale 40, uno in più rispetto al 2004. Di tali eventi 33 riguardano la gestione l’industria e servizi e 7 l'Agricoltura. Fra gli infortuni mortali 5 casi sono relativi ad infortuni "in itinere". Dopo il picco di eventi nell'anno 2003, si è registrato, dunque, un andamento sostanzialmente stabile.Con riferimento agli infortuni denunciati nella gestione industria e servizi, il settore tariffario che ha registrato il calo più consistente di eventi è quello dell'Industria (-653 casi). Mentre il settore più “problematico” si è rivelato quello dell’"Industria manifatturiera" (43,8% degli infortuni della gestione). Al suo interno il maggior numero di eventi è avvenuto nei metalli con il 20,9%, nella meccanica con il 15,9%, nell’industria conciaria e nell’industria alimentare con il 7,5%.Passando all’andamento provinciale degli infortuni, nel settore industria e servizi tutte le province evidenziano un decremento del fenomeno. Il calo più consistente si è registrato nelle province di Pesaro (-7,6%) e Ascoli Piceno (-4,2%). Anche per la gestione agricoltura l’andamento risulta in flessione sul territorio regionale; l'unica provincia che evidenzia un aumento degli infortuni è Ascoli Piceno (+5,4%), mentre la provincia di Macerata mostra una diminuzione di 7,2 punti percentuali. La gestione conto Stato, invece, evidenzia un trend di crescita del numero degli infortuni denunciati nell’ultimo triennio, con valori percentuali superiori alla media nazionale. Le province di Ancona e Pesaro segnano rispettivamente un incremento, del 10,2% e 12,2%. (glc/mar)
-Dal 2001 ad oggi gli infortuni nelle Marche sono diminuiti del 13,6%, un dato molto al di sopra della media nazionale. Il direttore regionale Passamonti: “Importante l’apporto dell’INAIL”Ancona, 10 novembre 2006.
Nel periodo che va dal 2001 al 2005 la percentuale di decrescita degli infortuni sul lavoro nelle Marche è stata del 13,6%, molto al di sopra della media nazionale che per lo stesso periodo segna un -8%. La contrazione rilevata in 5 anni è di 5.422 eventi infortunistici in meno. Questi dati positivi sono stati sottolineati da Sandro Passamonti, direttore regionale di INAIL Marche, in occasione della presentazione del Rapporto Annuale Regionale 2005, tenutasi questa mattina ad Ancona. “Si vuol presumere che tra i vari fattori che hanno contribuito a questa rilevante contrazione”, ha detto Passamonti, “abbia avuto un peso anche l’apporto dell’INAIL, insieme alle parti sociale e soprattutto alla Regione Marche nel promuovere attività di formazione alla sicurezza e prevenzione”. Resta, comunque, ancora alto l’indice degli infortuni nella regione: le Marche si trovano al quarto posto, dopo Umbria, Friuli ed Emilia Romagna. “Fanno ben sperare in questo senso”, ha dichiarato il direttore regionale, “i primi dati del 2006 che sembrano anticipare un’ulteriore diminuzione del fenomeno infortunistico nella regione”. Dal Rapporto arrivano buoni segnali anche per le categorie di lavoratori tradizionalmente più a rischio. In primo luogo gli immigrati. “Il 2005 vede una riduzione del 6,4% degli infortuni occorsi a lavoratori extracomunitari (-2,8% in Italia)”, ha ricordato Passamonti . “Questi eventi rappresentano il 14,1% di tutti gli infortuni denunciati nel corso dell’anno. Calano anche gli infortuni con esito mortale a carico di immigrati: nel 2005 sono stati 3, mentre erano stati 6 nel 2004e 5 nel 2003”.La riduzione degli eventi infortunistici ha riguardato anche i lavoratori parasubordinati (-1,7%) e gli interinali (-8%) categorie particolarmente esposte soprattutto per un “difetto” di formazione. “La diminuzione”, ha concluso il direttore regionale, “è stata maggiore nelle Marche rispetto alla media nazionale anche se la frequenza infortunistica tra queste tipologie di lavoratori resta ancora troppo elevata”. (glc/mar)
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