di Giancarlo D'Anna*
Ma di che fondi parla la Mollaroli?
Fatti e numeri parlano chiaro.- dichiara il consigliere regionale D'Anna in risposta ad una nota della collega Mollaroli- Sulla sicurezza i fatti sono conosciuti da tutti . Dal vandalismo al borseggio al mercato al furto della bicicletta per poi passare alle truffe agli anziani ai furti in appartamento alle rapine nei negozi, allo sfrontato spaccio di droga, se non coinvolti direttamente i cittadini sono coinvolti emotivamente, ogni giorno.
Di conseguenza il senso d'insicurezza si è trasformato purtroppo in seria preoccupazione. Preoccupazione che incide fortemente e negativamente sulla qualità della vita di ognuno di noi.
Una pericolosa slavina che va fermata, bloccata, respinta.
Per farlo- prosegue D'Anna- occorrono leggi nazionali che prevedano e certifichino pene certe e severe . Oggi non ci sono o se ci sono evidentemente non funzionano.
Occorrono risorse economiche. Quelle ci sono ma troppo spesso non sono assegnate secondo le emergenze e priorità . La sicurezza dei cittadini è una priorità. Per l'investigazione, il controllo e la repressione del crimine serve personale .
Le Forze dell'Ordine sul nostro territorio sono poche. L'età media troppo alta rispetto al lavoro da svolgere. Lo stipendio ridicolo rispetto ai rischi.
Le nostre città, i nostri paesi vivono un aumento continuo di popolazione. Arriva gente che non si conosce, gente che lavora ma anche gente che delinque. A volte, è già successo, il lavoro è una copertura per delinquere. Abbiamo il diritto di difendere il nostro territorio. Abbiamo il diritto di rivendicare la sicurezza perduta. Abbiamo il dovere di adoperarci per leggi severe dove necessario e pene altrettanto severe e certe, e questo è compito di chi ci rappresenta in Parlamento. Com'è compito dei parlamentari adoperarsi affinché sul territorio ci sia una giusta presenza di Forze dell'Ordine.
Alla Regione,invece, tra l'altro spetta il compito attraverso il Dipartimento per le Politiche di Sicurezza prevedere consistenti fondi a favore di progetti presentati dai comuni sul tema della sicurezza.
A questo proposito la collega Mollaroli, intervenendo sulla questione sicurezza ha dichiarato che:"..la Regione Marche ha messo a disposizione risorse per interventi dei comuni, per il finanziamento di progetti pilota e per sostenere le politiche di sicurezza".
La Mollaroli non quantifica la cifra. Spieghiamo il perché. Nelle Marche ci sono 246 comuni. La cifra messa a disposizione dalla Regione per l'anno 2007 corrisponde a euro 302.965,560 (trecentoduemilanovecentosessn tacinque euro) in altre parole l'equivalente di 1231 euro a comune.
Per meglio capire tre euro e trentasette centesimi al giorno a comune.
Cappuccino e brioche e poco più.
Tra l'altro , le così dette risorse, servono per il coofinaziamento dei progetti e quindi i comuni che nell'anno in corso hanno presentato progetti, devono finanziali a loro volta dal 50% al 70%. Per ulteriore informazione nel 2007 sono stati ammessi 13 progetti in tutta la Regione di cui 4 della nostra provincia. In provincia di Pesaro-Urbino i comuni sono 67.
Questi conti e cifre.- conclude D'Anna- In questa situazione mi auguro che nelle prossime settimane la Mollaroli sottoscriva con me un emendamento al bilancio per aumentare considerevolmente le risorse a disposizione dei Comuni per seri progetti finalizzati ad assicurare maggiore sicurezza nei paesi e città. Vedremo poi nei fatti.
*Consigliere regionale