Amandola, 2006-04-30 - Un motoraduno per lo sviluppo turistico dei Sibillini il 6 e7 mag promosso dal Moto Club Aquile dei Sibillini.
Amandola – Una conferenza, promossa dal Moto Club Aquile dei Sibillini nel pomeriggio di sabato 29 aprile, è servita per presentare il V Motoraduno nazionale della pancetta che si svolgerà ad Amandola i prossimi sabato 6 e domenica 7 maggio ed il III FMI Italian Rally, che si svolgerà tra i Monti Azzurri ed Ascoli Piceno dal 22 al 24 settembre. «Il nostro Moto Club – ha spiegato in apertura il presidente Marco Lupi – sta portando in giro per l’Italia il nome di Amandola e dei Sibillini e parallelamente ha organizzato varie manifestazioni a carattere nazionale per parlare del motoraduno che ci dà la soddisfazione di buoni risultati in termini di affluenza. Questo – ha continuato Lupi – ha impresso già un ricordo nella mente di quanti sono intervenuti alle nostre manifestazioni, ma di certo il Rally FMI sarà l’occasione per far sì che almeno una parte dei motociclisti possa innamorarsi del nostro territorio, fornendo loro la possibilità di godere delle ricchezze di cui disponiamo: siamo perciò lieti dell’opportunità offertaci ancora una volta dalla federazione e dell’apporto fornito dalle varie Comunità Montane, dall’Ente Parco e dall’Amministrazione comunale in un piccolo paese con ristrette possibilità logistiche come il nostro». A seguire è stato l’intervento dell’Assessore allo Sport di Amandola Paolo Palmieri, tutto incentrato sul fatto che «ad Amandola esiste anche la realtà sportiva del motociclismo e non solo quella legata al calcio: nostro interesse è farla crescere e sfruttare l’interesse degli appassionati per promuovere il turismo nella nostra città». Considerazioni simili sono state fatte anche dal rappresentante della FMI Massimo Marziali. «Abbiamo un territorio ricchissimo di arte e di storia – ha affermato Marziali – e non possiamo dimenticare che il transito di centinaia di centauri non sia un modo per sviluppare la conoscenza ed arricchire l’economia locale: bisogna anzi incentivare queste manifestazioni per il benessere e lo sviluppo collettivi». A chiudere infine è stato Franco Tassi in rappresentanza dell’Ente Parco, il quale partendo dagli interventi precedenti ha sottolineato «che bisogna ricordare che il Parco dei Sibillini è un interesse nazionale e come tale fa sviluppata e sostenuta, anche attraverso percorsi differenziati ed iniziative che coniughino la vita sociale ed il turismo con la salvaguardia dell’ambiente: non è un segreto che i nostri siano stati finora degli ottimi risultati e che persino il National Park Service statunitense stia ponendo l’attenzione sul nostro modo di operare all’avanguardia con i tempi».