v Riorganizzato il Laboratorio Analisi dell’Asur Marche ZT12:
tecnologia ad alto grado di automazione e sistema informatico integrato alla rete ospedaliera
Il Laboratorio Analisi dell’Asur Marche ZT12 ha cambiato volto diventando, grazie al processo di modernizzazione dei servizi di diagnostica di laboratorio, uno dei centri più all’avanguardia della regione Marche. Situato al primo livello dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto si sviluppa in un’area di circa 300 mq completamente ristrutturata, sia dal punto di vista organizzativo sia operativo, attraverso l’utilizzazione di tecnologie ad alto grado di automazione coniugate ad un sistema informatico integrato alla rete ospedaliera. In questo modo si è consolidato lo sviluppo dei sistemi gestionali, si sono ottimizzate le risorse e si potrà rispondere con efficacia ed efficienza alla domanda di diagnostica di laboratorio presente e futura.
160607, Inaugurazione Laboratorio Analisi ASUR-ZT12
“In verità il processo di modernizzazione dei laboratori analisi era già in atto negli anni ’80 e nel ’90 era notevolmente sviluppato essendo dotato, allora, di un sistema di rete che collegava le varie postazioni operative. Ma negli anni ’80 l’inserimento dei dati era manuale pertanto potevano commettersi degli errori di identificazione del paziente e anche di trascrizione dei risultati. Con l’automazione non si corrono più questi rischi” spiega il dottor Gianfranco Lai, direttore del Laboratorio. In effetti con l’informatizzazione e l’automazione vengono garantite l’attendibilità dei risultati a seguito dell’eliminazione degli errori “grossolani” (errori umani) per le fasi pre e post analitiche e la qualità analitica tramite la standardizzazione delle metodiche comprensive dei controlli di qualità.
L’attività di laboratorio è rivolta ai ricoverati e ai pazienti esterni che corrispondono ad un bacino di utenza pari a circa ottantamila unità. I centri di prelievo sono anche esterni e sono collocati nelle nove strutture sanitarie distribuite sul territorio (Pedaso, Montalto, Monteprandone, Ripatransone, Grottammare, Porto D’Ascoli, Centobuchi, Monsampolo, Acquaviva Picena). Per questi è stato realizzato un collegamento informatico con l’unità operativa sita nella struttura ospedaliera che permette l’interscambio delle fasi di accettazione e refertazione.
L’attività di laboratorio è in continua crescita. Nel 2003 i test eseguiti sono stati 863.161 e nel 2006 hanno raggiunto quasi il milione (Figura 1). Gli esami esterni dello scorso anno hanno superato la quota dei 600 mila. Il volume di attività previsto per quest’anno è di oltre un milione e cento test.
I vantaggi dell’automazione sono notevoli sia dal punto di vista logistico, che si traduce in una migliore e più sicura organizzazione del lavoro, sia come accessibilità rendendo più agevole il rapporto struttura/utente. Con le nuove tecnologie è possibile ritirare il referto direttamente nel punto di prelievo o via internet a domicilio o presso lo studio del medico di base. Altro vantaggio la standardizazione del TAT (Turn Around Time) ovvero il tempo di produzione del referto. Quasi tutti i referti sono prodotti entro la mattinata esclusi gli esami batteriologici o a bassissima richiesta.
160607, Inaugurazione Laboratorio Analisi ASUR-ZT12: un momento del convegno
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche salienti delle nuove tecnologie. Da premettere che la scelta dei fornitori della strumentazione diagnostica è stata molto accurata e quasi tutte sono aziende multinazionali.Il laboratorio è strutturato con postazioni e isole di lavoro coadiuvate da un sistema gestionale centrale fornito dalla ditta SCS di Fermo. Tale sistema è collegato a cinque sotto-sistemi informatici: il PSM (Preanalytic Systems Manager) della ditta Roche Diagnostics, a cui sono collegati esaminatori per esami clinici, marcatori cardiaci e marcatori stati anemici, droghe e farmaci; Lab On Line/Acceleretor che gestisce la strumentazione destinata alla virologia, agli ormoni e alla sierologia; il sistema DMS (Dasit Manager System) della Dasit per l’ematologia; il sistema Uromante della ditta Il che gestisce l’esame delle urine e il Vitek per l’identificazione batteriologica e l’esecuzione degli antibiogrammi. Attigui al laboratorio vero e proprio sorgono gli ambulatori destinati all’accoglienza del paziente, alla consulenza patologica clinica con un servizio particolare per coloro che sono affetti da problemi di coagulazione o sono coinvolti in altre situazioni cliniche che richiedono continui monitoraggi. Per la completa tutela della privacy i prelievi sono organizzati in specifici box isolati.Tornando alle peculiarità degli impianti si è voluto, innanzitutto, sviluppare la logica del consolidamento, raggruppare cioè su singola strumentazione più tipologie di esami in modo da ridurre i tempi di lavoro e il personale addetto alle fasi puramente operative; personale che ora può dedicarsi completamente alla fase di controllo di processo. Le piattaforme impiantate sono automatizzate. Ciò garantisce la standardizzazione e, cosa non secondaria, aumenta la sicurezza del personale in fase pre-analitica. E’ assicurata la tracciabilità dei campioni, ovvero la possibilità di trovarli in qualsiasi momento mediante un’archiviazione temporanea, dal check-in (momento in cui il campione arriva e viene registrato) fino alla fine del processo di analisi. Si utilizzano inoltre i programmi di intelligenza artificiale che permettono l’autovalidazione dei risultati con filtro campione e con blocco dei valori patologici in attesa della validazione del dirigente. Il Laboratorio Analisi è collegato on line con i reparti e con le singole unità operative per l’accettazione, l’identificazione, la visione e la stampa dei referti. Infine c’è la possibilità di trasportare i campioni interni attraverso il sistema di posta pneumatica. Si comprende quanto una simile organizzazione ottimizzi il flusso di lavoro e aumenti l’efficienza in termini di qualità, sicurezza e controllo sia nelle fasi pre-analitiche e analitiche sia in quelle di refertazione.
v Il futuro del Laboratorio Analisi dell’Asur Marche ZT12: centralità del paziente e nuove aperture alla biologia molecolare e alla proteomica.
Intervista al direttore del Laboratorio Analisi, il dottor Gianfranco Lai e alle dirigenti, le dottoresse Elena Vagnoni e Archedora Gasparrini
Abbiamo visto come con il nuovo assetto del Laboratorio Analisi dell’Asur Marche ZT12 si è cercato di realizzare il consolidamento dello sviluppo dei sistemi gestionali e l’integrazione con i sistemi informatici che gestiscono ed elaborano gli esami che provengono dalle macchine al fine di ottimizzare e migliorare l’offerta diagnostica; ora vogliamo chiedere al dottor Gianfranco Lai, direttore del Laboratorio, e alle dottoresse Elena Vagnoni e Archedora Gasparrini, dirigenti dello stesso, di chiarirci altri aspetti dell’automazione tecnologica con uno sguardo al futuro.
L’automazione comporterà una riduzione del personale?
Dottor Lai “Nel corso degli ultimi anni si è verificato questo fenomeno. I tecnici da 17 sono passati a 12 e i laureati da 10 a 9 ma a prescindere da ciò l’automazione da una parte riduce il cosiddetto lavoro manuale ma dall’altra aumenta quello del controllo di processo. La tecnologia ridefinisce le competenze dei tecnici di laboratorio che ora sono più impegnati nella manutenzione periodica delle strumentazioni, nel rifornimento di materiale di consumo e reagenti e nel verificare l’andamento complessivo ponendo attenzione alle problematiche che si presentano nelle varie procedure”.
I compiti dei dirigenti invece come sono mutati?
Dottor Lai “I dirigenti sovrintendono attualmente alla definizione delle procedure, delle regole di utilizzo dei sistemi e dei filtri di autovalidazione. Dalle cinque stazioni direzionali, corrispondenti alle cinque isole di lavoro, provvedono al controllo e alla validazione dei test che non hanno superato i criteri di autovalidazione, inoltre collaborano alla gestione complessiva del laboratorio con le loro idee e proposte”.
Perché tanti pazienti si rivolgono ancora ai laboratori privati?
Dottoressa Vagnoni “L’unica risposta potrebbe essere di natura psicologica. Il paziente che entra in un ospedale ha l’impressione di essere già malato mentre la diversa accoglienza dell’ambulatorio privato che non è un luogo di cura, tranquillizza. Comunque il nostro laboratorio ha elevate potenzialità e sarebbe in grado di svolgere un quantitativo di lavoro anche maggiore”.
Come guarda al futuro il nuovo Laboratorio Analisi dell’Asur Marche ZT12? Gasparrini “Guardando avanti si seguirà l’evoluzione della tecnologia per garantire la migliore qualità delle prestazioni e si investirà in termini di rafforzamento della rete informatica per permettere un migliore scambio di dati con gli altri centri nell’ambito della rete dei laboratori della sanità pubblica marchigiana" .
Dottoressa Vagnoni “Un’altra prospettiva è l’ampliamento delle prestazioni: il laboratorio non si limiterà a refertare ma diventerà elemento di cooperazione diagnostica tra sanitari con l’obiettivo di arrivare a diagnosi tempestive e corrette grazie appunto all’interdisciplinarità specialistica."
Dottor Lai “Vedo per il futuro lo sviluppo di modelli che possano aprire nell’ambito della V^Area Vasta, che comprende l’ASUR-ZT 12 e 13, un network di nuove relazioni con tendenza all’autosufficienza, mediante l’esecuzione di esami con tecniche di biologia molecolare e di proteomica"
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