TEATRO DELLA PAROLA: LA VITA DI TERZANI VA IN SCENA NE “LA FINE è IL MIO INIZIO”
GROTTAMMARE, 21 gennaio 2008 – L’appuntamento di venerdì 25 gennaio al teatro dell’Arancio con La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani adattato per la scena da Mario Maranzana - e interpretato con Roberto Andrioli scandisce il secondo appuntamento di Teatro della Parola. L’iniziativa è realizzata dai comuni di Grottammare, Offida, Pedaso, Ripatransone e dall’assessorato alla cultura della Provincia di Ascoli Piceno insieme all’Amat e sostenuta dal Ministero Beni e Attività Culturali e dalla Regione Marche, per far incontrare lontano dal frastuono mediatico, la parola dei grandi autori.
La fine è il mio inizio è un libro detto, raccontato in una sterminata intervista. E nasce da una richiesta che lo stesso Tiziano fece al figlio Folco: «E se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore, dalla mia famiglia al grande viaggio della vita? Un dialogo fra padre e figlio, così diversi e così eguali, un testamento che toccherà a te mettere assieme. Fai presto, perché non credo di avere molto tempo. Fai i tuoi programmi e io cerco di sopravvivere ancora per un po' per questo bellissimo progetto, se sei d'accordo. Ti abbraccio, il babbo». Inizia proprio così il dialogo-libro che ne è derivato: «Che gioia, figlio mio. Ho sessantasei anni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato alla fine. Sono al capolinea. Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi, quasi con un po' di divertimento».
Dalle quasi 450 pagine del libro, le 56 del copione: «Nasce in me – scrive in un appunto il protagonista Mario Maranazana - la vita di Tiziano personaggio di teatro, artistico, immortale. L’autore, impossibilitato dal male a scrivere, ha solo parlato al figlio. Il rapporto di padre e figlio è nuovo e antico, suggellato da un affetto testamentario. Un monito dolcissimo per i giovani sperduti e naufraghi nella famiglia moderna. Dallo scritto parlato, documentario, vero di Tiziano, si arriva al parlato teatrale. E si arriva al più grande, il mai superato teatro del mondo: la tragedia». Tiziano Terzani si erige solenne ed umoristico a raccontare in lunghe tirate la sua esperienza che ha come trama la fine e l’inizio. I due opposti che sono anche occidente e oriente, giostra che ruota come anello indissolubile nella storia umana».
Cronista e scrittore, Tiziano Terzani è stato autore di reportage, soprattutto dall’Oriente, e racconti tradotti in tutto il mondo. È morto di cancro a 66 anni nel luglio del 2004. Nel marzo dello stesso anno era uscito l'ultimo libro, Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo. All’origine del quale c’era la scoperta della malattia, l'inizio di un lungo viaggio: “A pensarci bene – scriveva - dopo un po' il viaggio non era più in cerca di una cura per il mio cancro, ma per quella malattia che è di tutti: la mortalità”.
Scene e costumi dello spettacolo sono di Luisa Spinatelli, le musiche di Filippo Del Corno. Lamberto Puggelli firma la regia.
Informazioni e prevendite per lo spettacolo tel 339/2142416; Amat tel. 071/2072439 e 071/2075880. Inizio ore 21,00.---