Low cost, ma quanto mi costi
(da unita.it) A Parigi con poco meno di 10 euro, oppure Londra al costo di una caramella. Sconti, ribassi e riduzioni. È il mondo del viaggi low cost (basso costo) che fa capolino sul web e nelle agenzie ogni volta che si decide di acquistare un biglietto. Tariffe per tutti i portafogli, sopratutto per quelli in cerca della grande offerta. Almeno in apparenza! Il biglietto diventa molto più salato quando iniziano a spuntare tasse, spese amministrative e costi aggiuntivi di cui l'acquirente è all'oscuro. Nessuna compagnia, infatti, era tenuta a menzionare nell´annuncio pubblicitario le ulteriori spese da sostenere per partire. Tutto questo fino alle innovazioni proposte dal decreto sulle liberalizzazioni del ministro per lo sviluppo economico Pier Luigi Bersani. Tra le norme adottate, proprio quella riguardante la regolamentazione delle tariffe aeree che devono avere una maggiore trasparenza. Parla chiaro l´articolo 4 del decreto Bersani: «Sono vietate le offerte e i messaggi pubblicitari - si legge nel testo - di voli aerei recanti l'indicazione del prezzo al netto di spese, tasse e altri oneri aggiuntivi. Vietati anche i messaggi che segnalano biglietti scontati limitati nel numero legati a periodi di tempo delimitati o a modalità di prenotazione non chiaramente indicate nell'offerta. Messaggi di questo genere saranno sanzionati come pubblicità ingannevole». Spesso, infatti, le compagnie aeree giocano sui prezzi al ribasso per attrarre i consumatori, senza chiarire l'entità di varie voci. Il problema della trasparenza si pone anche perchè i neo turisti di Internet e che usano voli viaggi low cost, sono in crescita continua. Secondo il rapporto Eurispes, infatti, nell'estate 2006, il 25% dei voli degli italiani è stato viaggi low cost. Resta allora da capire chi si è adeguato e chi no. Facendo un giro su internet le sorprese non mancano. Tra i più diligenti Volareweb che già da una settimana presenta tariffe tutto incluso. Accanto al prezzo totale è indicata la somma delle voci che lo compongono e il numero dei posti disponibili. Stessa storia anche per la Tuifly, l´Airberlin e la Jet 2, che come alte compagnie, offrono informazioni ancora più dettagliate: il costo aggiuntivo per il pagamento con carta di credito. C´è anche chi lascia spazio direttamente ai numeri. È il caso della Myair che fa il confronto tra gli 0,01 centesimi di un volo senza costi aggiuntivi e i 43 euro del tutto incluso. Che vuol dire, se ci si pensa, ben 430 volte in più del prezzo pubblicizzato. Cifre comunque irrisorie per un biglietto aereo, ma la differenza si vede e questa volta è sotto gli occhi di tutti. Più ambiguo il sito della Ryanair. La compagnia, che ha aperto la strada al viaggi low cost, propone voli gratis nel Regno Unito, si pagano solo le tasse e le spese amministrative. Insomma, la confusione non manca nel calderone del basso costo. Ci sono ancora tanti punti da chiarire per un decreto che, ironia della sorte, è dedicato proprio alla trasparenza.
Luigina D’Emilio
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