Continua la deriva dell’annullamento del 41 bis.
Dopo i Tribunali di Sorveglianza, anche la Corte Suprema di Cassazione viene incontro alle esigenze dei mafiosi.
Salvatore Riina nel 1993, era disposto a “rimetterci i denti” affinchè il carcere duro fosse abolito e i nostri parenti sono stati massacrati sotto il tritolo stragista ed eversivo di via dei Georgofili, proprio mentre era in corso con pezzi deviati dello Stato, quell’infame trattativa a suon di bombe per l’annullamento del “41 bis”.
Siamo oltremodo scoraggiati davanti a sentenze della Cassazione come quella relativa a Davide Emmnuello boss mafioso appartenente a “Cosa nostra”.
L’ennesima abolizione del “41 bis” ad un boss di cosa nostra, ancora una volta vuol dire che i nostri parenti sono morti inutilmente, ma soprattutto vuol dire che le nostre battaglie che da 15 anni portiamo avanti affinchè la mafia in carcere a “41” bis parli e ci sveli i nomi dei “mandanti esterni alla mafia” per le stragi del 1993 non sono state recepite.
Anzi sembra che qualcuno remi contro, forse proprio perché quella verità incredibile sulle stragi del 1993, non debba uscire.
MAFIA: ASS. GEORGOFILI A LUMIA, CONFISCHE PREVISTE LEGGE 575
(ANSA) - FIRENZE, 18 NOV - Le critiche mosse dal senatore
Giuseppe Lumia all'ipotesi, avanzata dal ministro della Difesa
Ignazio La Russa, di trasformare in denaro i beni confiscati dai
mafiosi non sono piaciute all'Associazione fra i familiari delle
vittime della strage di via dei Georgofili che, in una nota
firmata da Giovanna Maggiani Chelli, sottolinea come questa
norma, che per Lumia non esiste, in realtà è già inserita
nella "Legge 575 del 1965".
Una norma che è "chiara - continua la nota - perché, prima
si deve far fronte alle esigenze delle vittime di mafia che sono
andate in causa contro la mafia stessa, onorando immediatamente
le sentenze dei Tribunali e, solo poi, si dedicano i beni
confiscati al sociale".
Secondo Giovanna Maggiani Chelli, "il senatore Lumia
dimentica che in quindici anni, tanti sono stati quelli delle
nostre battaglie per la giustizia economica verso le nostre
vittime, sopravissute alla strage del 27 maggio 1993, i Governi
della parte che lui rappresenta avrebbero potuto, nello
specifico per le vittime di via dei Georgofili, fare molto in
generale per tutte le vittime di mafia fare altrettanto, e non
hanno fatto nulla". (ANSA).
COM-MU
18-NOV-08 12:17 NNNN
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili