dalla Provincia
Il presidente Rossi interviene all’assemblea generale UPI a Firenze
Relatore sul ruolo delle Province nel sistema di sviluppo locale
24/10/2007 - E’stata applaudita (e fonte del successivo dibattito tra parlamentari, ministri, responsabili di partito per gli enti locali) la relazione del presidente della Provincia Massimo Rossi all’assemblea generale delle Province italiane in corso di svolgimento a Firenze sul tema “Crescere in Provincia: lo sviluppo locale tra economia e ambiente”.
Tesi centrale della relazione di Rossi, che è anche vicepresidente nazionale dell’Upi proprio per le politiche ambientali, è che i rapidi e preoccupanti cambiamenti in atto nel clima mondiale e gli squilibri crescenti e ormai sotto gli occhi di tutti nel sistema della produzione e della distribuzione dei beni e servizi impongono cambiamenti drastici e urgenti. E in quest’azione di cambiamento i territori e le comunità locali devono essere protagonisti.
“E’ sul territorio che, operate a livello statale ed europeo le giuste scelte normative e messi in campo i necessari incentivi – ha affermato Rossi - si organizza in modo diverso l’economia, che si riavvicina la produzione primaria al consumo, che si ripensa in modo sostenibile il delicato rapporto tra sistemi locali e reti di scambio lunghe. E’ sul territorio che si riorganizzano la mobilità ed i trasporti in modo sostenibile, che si salvaguardano l’ambiente e le reti ecologiche, che si formano, in un sistema integrato di istruzione e formazione, nuove conoscenze e si recuperano vecchi saperi per modelli di produzione sostenibili coerenti con le vocazioni e le strategie locali”.
Per questo le Province sono tutt’altro che inutili: “Basta osservare – ha detto infatti il presidente della Provincia all’assemblea fiorentina - ciò che le Province fanno, ad esempio, in campo energetico, sul tema della mobilità sostenibile, nel sostegno all’agricoltura delle produzioni tipiche e biologiche, legate alla salvaguardia dell’ambiente e al benessere della persona, nella valorizzazione delle risorse naturali e culturali dei territori in chiave economica e turistica. Come è pensabile fare tutto ciò senza un governo di area vasta in grado di condensare gli interessi dei territori in un Paese in cui 5600 Comuni hanno meno di 5000 abitanti, in cui le Regioni sono giustamente chiamate a legiferare e programmare piuttosto che a coordinare ed amministrare?
“La Province dunque – è stata la conclusione di Rossi - rappresentano un livello di governo di area vasta democratico e partecipativo, in grado di coinvolgere ma anche di rappresentare autorevolmente la comunità al cospetto del sistema della rappresentanza socio economica che nel nostro Paese è storicamente strutturata negli ambiti provinciali”.
Rossi vicepresidente del Consiglio delle autonomie locali
Nuovo importante incarico per il Presidente della Provincia: affiancherà Luana Angeloni, sindaco di Senigallia, eletta presidente
22/10/2007 - Il Presidente della Provincia Massimo Rossi è stato eletto vicepresidente del Consiglio delle Autonomie locali delle Marche nella prima seduta svoltasi il 19 ottobre ad Ancona a cui hanno preso parte i Presidenti delle quattro Province marchigiane, i Sindaci dei Capoluoghi di provincia, diciassette Sindaci della regione e i tre Presidenti delle Comunità montane.
Luana Angeloni, Sindaco di Senigallia, è stata eletta Presidente mentre la seconda vicepresidenza è andata ad Alighiero Omiciolli, Presidente della Comunità Montana del Metauro.
Introdotto dalla riforma del titolo V della Costituzione, il Consiglio delle autonomie locali è stato disciplinato nelle Marche dalla legge regionale n. 4 del 10 aprile 2007. Il Consiglio è organo consultivo della Regione, ne fanno parte i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia, 17 sindaci in rappresentanza degli altri Comuni e 3 presidenti di Comunità montane.
Il Consiglio esprime pareri obbligatori e facoltativi sia alla Giunta che al Consiglio regionale su materie importanti come il bilancio di previsione e gli altri atti di programmazione economico-finanziaria, i finanziamenti dell’Unione Europea, sugli atti che incidono sulle funzioni degli enti locali. Il Consiglio addirittura esercita l’iniziativa legislativa.
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