Metodica innovativa all’ASUR–ZT12
di Dr. Sandro Sanguigni *
L’utilizzo degli ultrasuoni nello studio della patologia vascolare viene da tempo applicato in medicina. Tuttavia il recente sviluppo di nuovi software con sonde dedicate di nuovissima concezione ha permesso al neurologo di poter usare tale metodica anche per lo studio della patologia cerebrale. Indubbiamente la principale difficoltà è costituita dalla presenza della teca ossea cerebrale che, fino a diversi anni fa, sembrava insuperabile agli ultrasuoni. L’interesse crescente per la metodica (comprovato dalla costante e numerosa partecipazione di colleghi ai corsi recentemente organizzati dalla nostra U.O. di Neurologia), unito all’interesse ed all’impegno della ricerca nel campo delle biotecnologie delle case costruttrici, ha permesso di poter contare su un “imaging ultrasonografico” sempre più accattivante e con una risoluzione migliore. Ne è riprova il fatto che, con lo sviluppo della ultrasonologia cranica, si viene contestualmente configurando anche la nuova figura professionale del neurosonologo, il cui contributo allo studio della patologia circolatoria cerebrale (arteriosa e venosa), sia nell’acuto che in cronico, sta costituendo una delle più recenti novità nel campo della moderna Neurologia.
È chiaro che l’imaging “pesante” rappresentato dalla TAC e dalla RMN costituisce e costituirà sempre, sicuramente, il cardine dello studio della patologia cerebrale. Tuttavia non deve sfuggire né l’aspetto chiaramente innovativo della metodica (che trova le sue principali indicazioni cliniche nella ricerca di stenosi intracraniche, occlusione e ricanalizzazione dei vasi cerebrali, ricerca di pervietà del forame ovale con shunt cardiaco dx-sx,ricerca dei microemboli cerebrali ecc) né il fatto che, oltre al neurologo, diverse sono le figure professionali che sono interessate al doppler cerebrale (internista, cardiologo, angiologo, radiologo, neurochirurgo ecc.). Caratteristiche come basso costo di esercizio, non invasività, ripetibilità e possibilità di esecuzione anche a letto del paziente (“bedside examination”) costituiscono sicuramente i veri cavalli di battaglia dell’eco-color-doppler transcranico.
Il volume recentemente comparso nelle librerie (ad opera della prestigiosa casa editrice scientifica Mattioli-Parma che ha creduto nelle possibilità future del doppler) costituisce una attenta e completa disanima di quelle che sono tutte le possibili applicazioni della metodica. Comprende inoltre 310 filmati raccolti in un DVD la cui visione, in contemporanea al testo, costituisce sicuramente una insostituibile occasione per chi vuole avvicinarsi all’eco-color-doppler transcranico.
Gli autori desiderano esprimere un sentito ringraziamento a vari collaboratori che hanno attivamente contribuito (nei tre centri principali: Reggio Emilia, Bologna e San Benedetto del Tronto) alla raccolta del materiale iconografico. In particolare per quanto riguarda il nostro ospedale desidero ringraziare i Dottori: Leopoldo Acciarri, Mario Tafuro, Alessandro Dardari , Antonio Ripani, Enzo Tomei, Leonardo Tamburri della U.O. di Radiologia, il direttore della U.O. di Neurologia Dr. Curatola, i colleghi e collaboratori Dr. Carboni, Dr. Gobbato, Dr.ssa Paci, la capo sala Coccia ed i tnfp Sobrini e Urbano.
* Neurologia ASUR-ZT12