Menchov guadagna due secondi su Di Luca che fallisce l’ attacco al russo
dall’ inviato Sergio Conti
ANAGNI- Il belga Philippe Gilbert del team Silence Lotto ha vinto la ventesima e penultima tappa del Giro d’ Italia, 203 chilometri da Napoli ad Anagni. Gilbert si è aggiudicato la tappa odierna piegando la resistenza del suo compagno di fuga, il francese Thomas Voeckler del team Boygues Telecom. Il russo Denis Menchov (Rabobank) si è piazzato undicesimo davanti al suo rivale più insidioso, Danilo Di Luca (Lpr), ed ha conservato la maglia rosa di leader della classifica generale gettando una seria ipoteca sul trionfo finale in questa edizione della corsa. Il Giro d’ Italia si chiuderà questo pomeriggio con la cronometro individuale di Roma. Denis Menchov affronterà l’ ultima tappa del Giro d’ Italia partendo in maglia rosa, ma il russo del team Rabobank è cauto alla vigilia della decisiva prova a cronometro di Roma. «Le strade di Roma sono particolari, vedremo», ha detto il leader della corsa, che oggi ha contenuto il suo unico rivale, Danilo Di Luca, ponendo una seria ipoteca sulla vittoria finale. Il segreto di questo Giro da protagonista? «Sono sempre stato regolare», ha detto Menchov, «non ho avuto giornate negative e sono rimasto sempre concentrato». Danilo Di Luca intanto alza bandiera bianca. Il ciclista abruzzese della Lpr, archiviata anche la penultima tappa con l’ arrivo ad Anagni, dice probabilmente addio alla maglia rosa, indossata anche ancora dal russo Denis Menchov: «Già al Vesuvio pensavo che Menchov avrebbe vinto al Giro d’ Italia - ha detto dopo la tappa odierna - e la cronometro di Roma è più adatta a lui che a me. Credo che sia impossibile riuscire a recuperare, arriverò secondo, ma ho fatto comunque un gran Giro d’ Italia». Di Luca non esprime rimpianti per le occasioni perse durante questo Giro: «Rifarei tutto quello che ho fatto, ho sempre cercato di attaccare e sono soddisfatto». Sulla tappa odierna: «L’ arrivo non era adatto a me, casomai lo era più per Alessandro Petacchi». Unica recriminazione di questo Giro la lunghissima prova a cronometro delle Cinque Terre: «60 chilometri sono davvero tanti per una crono», ha detto l’ abruzzese. Il ciclista della Lpr dà comunque sia appuntamento all’ anno prossimo: «Mi preparerò per arrivare pronto per cercare di vincere nel 2010 sperando che non ci sia tappe contro il tempo come in questa edizione». Oggi l’ apoteosi finale della corsa rosa, infatti, una cronometro individuale di 14,4 chilometri con partenza ed arrivo in via dei Fori Imperiali, in piazza del Colosseo. Roma è stata sede di tappa nel primo Giro con la Napoli-Roma vinta da Luigi Ganna e, con continuità, ’10 Pavesi, ’11 conclusione del Giro vinto da Carlo Galetti e successo di tappa per Corlaita, nel ’12 tappa annullata per errore di percorso, ’13 Santhia, ’14 e ’19 Girardengo, ’20 Belloni vincitore di quell’edizione, ’21 Annoni, ’22 Linari, ’23 Girardengo, ’24 Gay, ’25 e ’26 Girardengo, ‘27 Binda, ’28 Piemontesi, ’29 Binda, ’30 Guerra, ’31 Meini, ’32 Guerra, ’33 Cipriani, ’34 e ’35 Guerra che ha vinto il Giro del 1934, ’36 Olmo, ’37 Di Paco, ’38 Cinelli, ’39 Bizzi, ’40 Adolfo Leoni, ’46 Bertocchi, ’47 e ’50 (conclusione del Giro vinto da Koblet) Oreste Conte, ’48 Casola, ’49 Ricci, ’51 Menon, ’52 il belga Keteleer, ’53 Minardi, ’54 Albani, ’55 e ’58 Nencini, ’59 Rik Van Looy, ’61 Giusti, ’66 il compianto Raffaele Marcoli, ’68 Dalla Bona, Nel 1974 il Giro parte dalla Città del Vaticano con la benedizione di Giovan Battista Montini, papa Paolo VI e, all’ arrivo di Formia, vince il carneade Wilfried Reybrouck che anticipa De Vlaeminck e Sercu. Bis dello svizzero Urs Freuler nel 1982 e nel 1989. Partenza ancora da Roma nel 2000, anno del Giubileo, con l’ udienza speciale concessa da Papa Giovanni Paolo II al Giro. Nel cronoprologo successo del possente Jan Hruska. È certa una cosa: il vincitore del Giro d’ Italia 2009, chiunque egli sarà, non potrebbe neppure sognare uno scenario migliore per celebrare la vittoria. I «gladiatori» del pedale sapranno offrire uno spettacolo, non truculento e feroce come quello degli antichi gladiatori, ma di grande spessore tecnico, all’ insegna della velocità, lungo il tracciato lineare, adatto allo sviluppo del grande rapporto, che interessa siti e strade che richiamano alla memoria la grandezza della capitale d’ Italia.
ORDINE D’ ARRIVO - QUESTO L’ ORDINE D’ ARRIVO DELLA VENTESIMA TAPPA DEL GIRO D’ ITALIA, LA NAPOLI-ANAGNI DI 203 CHILOMETRI:
1. PHILIPPE GILBERT (BEL, SILENCE-LOTTO) IN 4H30'07" ALLA MEDIA DI 45,091 KM/H; 2. VOECKLER (FRA) A 2"; 3. GARZELLI A 7"; 4. DAVIS (AUS) ST; 5. HINAULT (FRA) ST; 6. PELLIZOTTI ST; 7. BOASSON HAGEN (NOR) ST; 8. VISCONTI ST; 9. GERRANS (AUS) ST; 10. PAUWELS (BEL) ST.
CLASSIFICA GENERALE
- 1. DENIS MENCHOV (RUS, RABOBANK) IN 85H44'05" ALLA MEDIA DI 38,919 KM/H; 2. DI LUCA A 20"; 3. PELLIZOTTI A 1'43"; 4. SASTRE (SPA) A 2'44"; 5. BASSO A 3’37"; 6. LEIPHEIMER (USA) A 4'59"; 7. GARZELLI A 8'52"; 8. ROGERS (AUS) A 9'36"; 9. VALJAVEC (SLO) A 10'46"; 10. BRUSEGHIN A 11'36".- CLASSIFICA A PUNTI (MAGLIA CICLAMINO) - 1. DANILO DI LUCA (LPR) 170 PUNTI; 2. MENCHOV (RUS) 138; 3. PELLIZOTTI 133. - CLASSIFICA GP MONTAGNA (MAGLIA VERDE) - 1. STEFANO GARZELLI (ACQUA & SAPONE-CAFFÈ MOKAMBO) 61; 2. DI LUCA 45; 3. MENCHOV (RUS) 41. - CLASSIFICA GIOVANI (MAGLIA BIANCA) - 1. KEVIN SEELDRAYERS (BEL, QUICK STEP) IN 85H59'51"; 2. MASCIARELLI A 2'11"; 3. DE GREEF (BEL) A 16'33".