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Jean Cocteau

Amedeo Modigliani a Giulianova

Sabato 02 agosto 2008

Ore 21,30 Proiezione del cortometraggio “Trà Montmartre e Montparnasse” di C. Parisot

Ore 22,00 Saluto delle autorità e apertura mostra delle opere di Amedeo Modigliani

Ore 22,30 Opera musicale DEDO omaggio ad Amedeo Modigliani

Delilah Guttman (piano) Gianluca Reggiani (voce recitante) Laura Catrami (soprano). Il Concerto “Dedo” è la presentazione in musica dell’opera musicale di Delilah Gutman “Dedo”: all’esecuzione di temi tratti dall’opera e dal repertorio pianistico e vocale di Erik SatieLaura Catrani, soprano, e Delilah Gutman al pianoforte - si alterneranno e si sovrapporranno testi poetici tratti dal libretto dell’opera e recitati da Gianluca Reggiani. Il libretto, scritto da Salvatore Ritrovato ed elaborato con la partecipazione di Delilah Gutman, racconta con la Parola e la Musica, della Poesia, della Bellezza e dell’Amore nella Vita e nell’Opera del grande Maestro Amedeo Modigliani. Per Informazioni su Delilah Gutman: www.gutman.it. Il Concerto “Dedo” è la parte spirituale del progetto che la Galleria Rosini ha dedicato ad Amedeo Modigliani raccogliendo da sempre i suoi capolavori al fine di scandire le tappe più significative della vita del grandissimo Maestro con le sue opere. Circa 10 fra disegni tecniche miste e sculture saranno esposte per l’occasione. Questi capolavori di Modigliani, vengono esposti dal 1999 in Gallerie e Musei con il nome di “Collezione Rosini ”. Negli ultimi 3 anni la “ Collezione Rosini ha partecipato alle mostre di Modigliani della Biennale di Venezia, poi trasferita a Cagliari, Domodossola e Roma.

 

 

Domenica 03 agosto 2008

Ore 21,30 Cinema sotto le stelle

Proiezione del film “I colori dell’anima” ispirato alla vita di Amedeo Modigliani

Con Andy Garcia e Elsa Zylberstein

 

Martedì 05 agosto 2008

Ore 21,30 Evento dedicato ad Anna Magnani nel centenario della sua nascita

Proiezione dei film più importanti della sua carriera

L’evento continuerà anche nei seguenti giorni: 17/19/21/26 Agosto

VERSI VERSO IL MARE – Rassegna di poesia con autori teramani

a cura del circolo culturale “Il Nome della Rosa”di Giulianova Alta

 

Venerdì 22 agosto 2008

ore 21.30 Nuvole e spume” Presentazione di: Francesco dott. Camerino (Prefetto di Teramo)

“Il sapore dell’estasi” presentazione di Carina Spurio

Serata condotta da Azzurra Marcozzi

Lettura di poesie a cura di Anita Di Marcoberardino

 

Sabato 23 agosto 2008

Ore 21.30 “In punta di piedi” Presentazione di Eugenia Di Giovanni

Libro Italiano World Presentazione di Gabriella Falanga

Serata condotta da Simone Gambacorta.

Lettura di poesie a cura di Anita Di Marcoberardino

CONCERTO di Lorenzo Piccioni ”La chitarra senza frontiere”

 

Domenica 24 agosto 2008

Ore 21.30 “Treno in corsa. Treno in sosta” Presentazione di Giuliana Sanvitale

“Grandangolo” Presentazione di Nicola Catenaro

Serata condotta da Simone Gambacorta

Lettura di poesie a cura di Anita Di Marcoberardino e

CONCERTO JAZZ “Fabrizio Mandolini e Walter De Federicis duo” (sax e chitarra)

 

 

AMEDEO MODIGLIANI

Christian Parisot

 

 

Tra Segno e Nota Armonica

 

Amedeo Modigliani: tra Italia e Francia, una vita illuminata dall‘Arte e dalla Musica.

 

L’artista livornese è nato nel 1884, ed ha trascorso in Italia i primi venti anni della sua vita, viaggiando e studiando tra Livorno, Firenze, Roma e Venezia.

 La prima esperienza è rivolta all’apprendimento tecnico della pittura Macchiaiola, nello studio di Guglielmo Micheli, a Livorno, e poi a Firenze dal maestro Giovanni Fattori.

 Le sue iscrizioni alla Scuola di Belle Arti, di Firenze e successivamente a Venezia, sono momenti della sua carriera d’Artista da considerarsi come di ripensamento a proposito della lunga esperienza dell’Arte del Trecento e del Rinascimento.

La forma in tre dimensioni, con la sua passione per la scultura, rimane il segno più incisivo e duraturo di tutta la sua esperienza.

Da Venezia, dopo aver visitato i musei romani, il giovane artista compie il viaggio “iniziatico” verso la Francia nel 1906. Dopo le letture incessanti, e le testimonianze della Avanguardie riprodotte su tutte le riviste d’Arte, a proposito dell’evoluzione del linguaggio artistico nella capitale francese, era evidente che questo percorso fosse quello più rischioso, ma anche il più interessante per un Artista desideroso di mettersi in evidenza. Non esistevano nel linguaggio espressivo, o pittorico confini, o difficoltà linguistiche, il concetto era universale, adatto ai giovani che comunicano con spontaneità la loro forma d’Arte.

 

A Parigi, Amedeo Modigliani vive intensamente, senza lasciare nulla al caso, le amicizie sono quelle del quartiere di Montmartre e poi Montparnasse, dove la dinamica degli incontri ha la stessa velocità del gesto dell’artista nel ritrarre i suoi modelli.

 

La passione cancella ogni difficoltà. Picasso, Derain, Max Jacob, Jean Cocteau, Severini e Brancusi aprano gli orizzonti ad un concetto europeo della cultura, e Modigliani ne assume in gran parte la responsabilità, quella tutta italiana, di confrontarsi liberamente e spontaneamente con il mondo artistico.

Il mondo creativo della nuova Scuola di Parigi illumina di gloria la capitale, ma è formato da Atisti venuti da tutte le Capitali d’Europa.

L’apertura alla comprensione per la nuova forma d’Arte si dimostra senza frontiere sin dai suoi fondatori.

 

Modigliani è il “Nuovo Pilota” della Scuola Italiana, che vive tra le due culture, mettendo in evidenza nella sua pittura il ritratto, interpretato in maniera personale, leggibile, ma moderno, innovatore e rivolto a tutti coloro che “partecipano ” alla realizzazione del suo sogno: unire l’esperienza del Rinascimento italiano, con l’innovazione del cubismo, dell’avanguardia pittorica francese.

 

In questo senso il mito dell’artista italiano s’incarna, si fa “Modello Universale” in quello francese, proprio come se Modigliani avesse voluto riunire le due esperienze in una sola realizzazione pittorica, dalla tradizione toscana del modello ritratto a quella parigina della scomposizione delle forme.

 

Un mito artistico senza frontiere, un segno leggibile senza sillabario, un linguaggio universale che fa riconoscere la sua immagine ancor prima del suo nome.

 

Le testimonianze si incrociano, si susseguono e si intersecano, in un gioco di rimandi, di note musicali appena accennate, come per ricordare le lezioni di piano impartite dalla madre Eugenia Garsin a Livorno.

Amedeo ripercorre il sentiero della musica come un giovane ragazzo alla scoperta della nuova melodia.

 Delilah Gutman rimuove questo sogno e lo fa rivivere oggi, ricordando il perduto amore: il vecchio pianoforte di casa Modigliani.

 

Le note di Eric Satie ci riportano alla musica d’Avanguardia, ma le sue elaborazioni, le sue interpretazioni, pongono l’ascolto del pubblico ad un sogno che «prende forma» dedicando a Modigliani un suo concerto, una sua composizione ancora più d’Avanguardia, come un movimento di umori che percorrono il secolo e lo rinnovano ad ogni nota, ad ogni silenzio musicale tradotto su un disegno.
Il padre di Eric Satie era stato nel secolo passato, un giovane stampatore, un’ editore di libretti musicali. E proprio su uno di questi, Amedeo trascrive le sue sensazioni estetiche, grafiche e liriche.

Un libretto d’opera grafica.

E’  a questo mondo di memorie che si ispira il Libretto Musicale che Salvatore Ritrovato  ha scritto ed elaborato con Delilah Gutman per l'Opera Musicale "Dedo" della stessa Delilah Gutman.

Un condensato di immagini e di mani che si sovrappongono, Jean Cocteau con Modigliani, Max Jacob con i suoi segni cabbalistici e esoterici…una risonanza di segni e di suoni che ci riportano e ci fanno rivivere con Delilah Gutman quell’atmosfera, quella veglia di gioia.

Una Gioia Eterna, vissuta nella Poesia e nell'Arte e tramandataci dall'Amore indissolubile di Jeanne e Amedeo.

 

Lunia ricorda d'aver incontrato per la prima volta nel mese di giugno del 1916 l'artista italiano grazie al suo amico polacco Zborowski.

L'occasione si presenta poco tempo dopo a Zborowski di creare tra i due un legame d’amicizia e di lavoro, e in modo particolare quando alla rue Huyghens vengono esposte le opere degli amici in una manifestazione collettiva dal titolo “ Les soirées de Paris ”.

Tra i partecipanti ci saranno tutti gli artisti della sua futura Galleria.

Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno si incontreranno per la seconda volta alla terrasse della Rotonde….., e da quel momento non si separeranno più…, Modigliani al bistrot fece subito un ritratto della giovane Lunia, schizzando in pochi tratti un volto somigliante, e lo dono’ con un gesto signorile, continuando poi in studio una serie di opere in vari atteggiamenti.

 

Ricorda Lunia - Senza badare a nulla, un'invito cordiale in studio a posare per lui, incurante di chi mi accompagnava – ma intervenne Zborowski per rimettere un po' d'ordine, e invitare Modigliani alla serata con mio marito ... ma lui rifiuto' e insistette per fare il mio ritratto.

 

Il giorno dopo, per evitare ogni forma di gelosia, Lunia ando' da Zborowski, in un piccolo Hôtel del Boulevard de Port-Royal, dove il pittore dipinse in una stanza d’albergo il primo ritratto della giovane con un vestito nero (attualmente al Museo di Grenoble).

 

Hanka Zborowska, la moglie del futuro gallerista e Lunia ebbero modo di vivere molte “ storie in comune ” con tutti gli artisti.

 Risiedevano al 3 della rue Joseph Bara a Montparnasse, dove entrambe vivevano dal 1917 ; anno in cui il marito di Lunia era partito al fronte e lei si era installata in casa degli Zborowski.

Tutto e tutti nel medesimo immobile, grazie all’intervento di Moïse Kisling, che si era reso garante nei confronti del suo stesso proprietario.

 Il catalogo “Musicale ” di una delle « Soirées de Paris », dedicata alla musica e alla poesia, dimostra, se ce ne fosse bisogno, del legame sentimentale di Modigliani verso i suoi amici Artisti.

Un carnet dedicato, disegnato : « Mod à la musique », dimostra ancora di più questo legame affettivo, dinamico e creativo tra tutti loro.

 

Il ritorno di Modigliani in Italia dopo un secolo.

 

La nascita del centro a Roma è stata voluta da Jeanne Modigliani concretamente sin dal 1983, e lo espresse sinceramente come desiderio da realizzare, all’allora assessore Renato Nicolini, per concretizzare un sogno comune : ritrovare tutte le tracce dell’artista e riunirle per la conoscenza delle future generazioni.

 

Jeanne Modigliani prima, Victor suo marito sino al 1993, e la figlia Laure nella sua recente visita a Roma nel mese di novembre 2006, hanno sostenuto questa iniziativa .

Avendo comunemente manifestato, con gli attuali coordinatori, l’intenzione di dare a questa nuova sede del “Modigliani Institut” la vocazione ad aiutare i giovani creatori, devolvendo parte dei benefici, affinché potessero presentare le loro creazioni degnamente al pubblico.

 

Avendo iniziato l’attività a Roma, con la prima pubblicazione bibliografica : “Modigliani, la vita e le opere” , ed altre manifestazioni editoriali, come il Catalogue Raisonné Amedeo Modigliani Tome III, l’apertura di questa sede ha come scopo principale di informare il pubblico italiano, e internazionale sulle ricerche attualmente in corso, come le verifiche e le analisi chimiche sui pigmenti, i ritrovamenti delle opere su carta, e la presentazione di tutti i nuovi ritrovamenti dei documenti degli Archivi Legali Amedeo Modigliani per essere diffusi e pubblicati periodicamente.

 

A Palazzo Taverna si è aperto nel mese di giugno lo spazio dedicato al Modigliani Institut Archives Lègales.

 

Oltre seicento metri quadri nel centro di Roma, in un quadro architettonico seicentesco, con saloni affrescati e restaurati dalla Soprintendenza, sotto la direzione di Claudio Strinati, saranno aperti al pubblico dei ricercatori e storici dell’arte.

 

Le sale saranno corredate da opere, documenti rari e fotografie d’epoca, con l’aiuto dei computers messi a disposizione saranno possibili le consultazioni della totalità documenti fotografici e manoscritti.

 

Un percorso dettagliato e completo sulla vita e le opere di Modigliani, dei suoi amici italiani, ma soprattutto di quelli incontrati a Parigi e vissuti in gran parte come avvenimenti inscindibili dal suo metodo di produzione artistica spontaneo e creativo.

 

Una sede per scoprire e consultare tutti i documenti, le pubblicazioni e le riproduzioni delle opere.

 

Un percorso “iconologico” e artistico tra l’Italia e la Francia, dove per tappe sono ricostruiti tutti i passaggi della vita, dell’opera del pittore livornese comparate a quella dei suoi amici italiani e della Scuola di Parigi.

 

Attualmente la mostra “Modigliani e la spiritualità africana” pone l’accento sulla storia delle avanguardie cubiste, paragonate alle esperienze delle arti primitive.

Un metodo di paragone senza precedenti, una presentazione apparentemente caotica: 60 sculture d’arte negra si confrontano con le sculture e i disegni di Modigliani.

 

Il catalogo edito da Carte Segrete, illustrato e riccamente commentato ci riporta negli studi dell’epoca, ci introduce nelle conversazioni e nelle lettere, con le cartoline illustrate dell’epoca: una storia vera, raccontata per immagini.

 

Dopo la prima mostra in Russia, a Mosca, al Puskin Museum, conclusasi pochi mesi or sono, con un’affluenza record di pubblico, la nuova ed ultima edizione del volume dedicato ad Amedeo Modigliani in francese e in lingua russa, edito da ELR a Losone in Svizzera, testimonia e segna l’entusiasmo dei visitatori e degli estimatori per l’opera di Modigliani anche nei paesi dove per molti anni nessuno poteva accedere ad una cultura “ diversa”. Ed oggi la dimostrazione più sentita è quella dei giovani che dedicano un concerto alla vita e all’opera di Amedeo Modigliani, di un italiano vissuto in Europa sin dai primi anni del secolo.

 

Christian Parisot


 Redazione 

Cultura e Spettacoli

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