di Giovanna Maggiani Chelli*
Il Dr. Contrada è in carcere dopo regolare condanna come tanti altri , colui che fu un tempo un poliziotto di questo Stato è venuto meno ai suoi doveri e in molti hanno pagato i suoi errori, ciononostante,è ammalato e viene curato come è giusto che sia.
Perché cercare di farne un caso richiamando ogni giorno all’umana pietà ?
La notte del 27 Maggio 1993, in via dei Georgofili, all’ 1.04, un ragazzo di soli 20 anni chiedeva disperatamente di morire affinché le sue sofferenze finissero, ma non potè essere aiutato.
Dov’era l’umana pietà solo poche ore prima, quando molto probabilmente si tanto orrore si poteva ancora evitare?
La dignità non dovrebbe mai venire meno, neppure quando i momenti di vita sono difficili.
Anche i nostri malati soffrono e a ragione potrebbero sollevare casi più che umani, invece tacciono anche quando gli viene negata la giustizia risarcitoria che gli spetta per curarsi, perché in questo Paese hanno dato fondo fino all’ultimo centesimo.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
CONTRADA: ASS. GEORGOFILI, SUA MALATTIA NON DIVENTI UN CASO
(ANSA) - FIRENZE, 18 APR - ''Bruno Contrada e' in carcere
dopo regolare condanna come tanti altri. Colui che fu un tempo
un poliziotto di questo Stato e' venuto meno ai suoi doveri e in
molti hanno pagato i suoi errori. Ciononostante, e' ammalato e
viene curato come e' giusto che sia. Perche' cercare di farne un
caso richiamando ogni giorno all'umana pieta'?''. Lo scrive in
una nota Giovanna Maggiani Chelli dell'Associazione tra i
familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili,
avvenuta a Firenze nel 1993.
''Anche i nostri malati soffrono - continua l'intervento - e
a ragione potrebbero sollevare casi piu' che umani. Invece
tacciono anche quando gli viene negata la giustizia risarcitoria
che gli spetta per curarsi, perche' in questo Paese hanno dato
fondo fino all'ultimo centesimo''. (ANSA).
COM-KOH/SPO
18-APR-08 20:24 NNNN
MAFIA: ASS.GEORGOFILI;NEL '93 COME AZIONE NAZISTA, MANIFESTO
(ANSA) - FIRENZE, 20 APR - 'La bomba dei Georgofili è
paragonabile ai giorni in cui i nazisti passarono sul Ponte
Vecchiò. Così il pubblico ministero Gabriele Chelazzi
descrisse nella requisitoria contro i vertici di cosa nostra lo
stato di devastazione non solo fisico dopo l' esplosione del
Fiorino - bomba sotto i Georgofili a Firenze, nel 1993 (cinque
vittime). Le parole del pm e le foto di Ponte Vecchio devastato
nel 1944 e degli edifici di via dei Georgofili distrutti sono
diventate il manifesto dell' Associazione tra i familiari delle
vittime della strage di via dei Georgofili.
Nella parte bassa del manifesto è stato scritto: "...
eppure Firenze ha dimenticato". (ANSA).
CH
20-APR-08 16:33 NNNN