La solidarietà nell’era della globalizzazione: il progetto della Lizard di Fiesole
FIRENZE - L’avvento e il progressivo strutturarsi dei fenomeni di globalizzazione hanno accentuato processi economici alquanto contradditori. Non è difficile infatti notare come a fronte di un notevole aumento della ricchezza mondiale corrisponda anche un aumento vertiginoso del gap di produttività, standard di vita tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo. E’ impressionante vedere come allo stato attuale il 50 per cento circa della popolazione mondiale viva con meno di due dollari al giorno a discapito di un 20 per cento che dispone della quasi totalità della ricchezza globale. Un esempio su tutti, ma emblematico a tal proposito, il Togo. Un Paese che purtroppo si aggiudica un triste primato. Di fatti è tra gli stati meno avanzati al mondo, con un reddito annuo pro capite che si aggira intorno ai 300 euro. Poco più di 20 euro al mese, nemmeno un euro al giorno. Un quadro che è drammaticamente simile a quello di moltissime altre economie africane. Eppure il Togo, tra il 2001 e il 2002, ha visto crescere il proprio PIL grazie soprattutto ai buoni risultati del settore agricolo. Tuttavia ciò non è servito ha rimettere in sesto un sistema che sembra davvero vivere in una sorta di crisi strutturale perenne. E a questo bisogna poi aggiungere le difficoltà incontrate dalle autorità togolesi nel rispettare le condizioni imposte dal Fondo Monetario Internazionale per il raggiungimento degli obiettivi di aggiustamento della finanza pubblica. Anche in questo caso, così come in tantissimi altri, sono state avanzate tutta una molteplicità di proposte teoriche circa le politiche di sviluppo e di ripresa economica regionale. Tuttavia spesso si è finiti con il proporre effettivi modelli di sviluppo poco consoni alle tradizioni e alle culture locali. Ciò che invece non ha mai mancato di produrre effetti positivi nei cosi detti paesi del Terzo Mondo è stato, e continua ad essere, il sostegno umanitario ora di matrice religiosa ora risalente ad organizzazioni non governative. Ed è proprio ad una di queste, la GRAD (Group de Recherches et Action pour le Developpement), che si appoggia un’importante iniziativa avviata alla fine del 2003, dall’Accademia Musicale LIZARD di Fiesole, sulle colline fiorentine. Il progetto di solidarietà prevedeva la costruzione di una scuola di alfabetizzazione nel piccolo villaggio di Vo-tokpli nel Togo meridionale. Progetto che ha trovato ampiezza e pienezza di espressione grazie al prezioso aiuto, oltre che del direttore della Lizard di Fiesole Giovanni Unterberger, anche di Rosa Giuffrè, Alessandro Cocchi, Koami Nouboukpo e dell’associazione Colibrì di Prato. Iniziativa che ha assunto concretezza quando nel Luglio del 2004 venne terminato il primo nucleo dell’edificio scolastico che, inaugurato tre mesi dopo da alcuni membri del Comitato Promotore, dava la possibilità a 120 bambini di porre una qualche solida base per il proprio futuro. Ma la strada della solidarietà non conosce ostacoli né limiti. Per questo la LIZARD ha ampliato i propri progetti e sicuramente anche le speranze del piccolo villaggio togolese: far sì che la scuola potesse divenire un opportunità anche per altri centosessanta bambini, per arrivare così ad una capienza totale di 280 posti. Si stanno inoltre vagliando altre iniziative utili a migliorare le difficili condizioni di vita dei bambini del villaggio. Ovviamente tutto ciò non poteva certo attuarsi senza il necessario coinvolgimento delle varie realtà associative locali, di interlocutori non istituzionali e di villaggio. Fondamentale quindi, rimane il loro progressivo processo di appropriazione dell’iniziativa attraverso il quale ovviamente l’obiettivo prefisso assume maggiore fattibilità e fluidità. Così facendo si cercherà di incrementare l’educazione di base della popolazione giovanile di Vo-tokkpli, offrendo sostegno all’educazione primaria ed anche sanitaria, in un quadro di sostenibilità sociale e finanziaria.
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