LA GIUNTA REGIONALE INCONTRA LA CONFEDERAZIONE AGRICOLTORI MARCHE
Poggio di Bretta (AP), 11/06/2008 – L’agricoltura marchigiana e le problematiche del settore sono state le questioni poste durante l’incontro tra la giunta regionale e la Cia Marche (Confederazione Italiana Agricoltori). Molti i temi trattati e le osservazioni poste dal presidente Cia Nevio Lavagnoli. In particolare gli agricoltori attraverso il loro portavoce hanno richiesto che la Regione si faccia promotrice di una Conferenza agraria, punto di partenza per una nuova politica agricola. Hanno sottolineato che il Piano di sviluppo rurale attraverso i parametri per l’acceso ai bandi escludono piccole e medie imprese. Rinnovato l’utilizzo del metodo della concertazione e quello della sussuidiarietà quale strumenti principali per rendere migliori i servizi forniti agli agricoltori. Inoltre, hanno richiesto norme di edilizia per evitare lo spopolamento delle campagne, di avviare una politica che privilegi la prevenzione e non il risarcimento del danno della caccia, di promuovere e valorizzare le produzioni agroalimentari e di far dismettere la produzione di zucchero della Sadam con un piano di riconversione dell’azienda stessa. “Piena condivisione – ha detto Spacca – sulla realizzazione di una Conferenza agraria che permetta gli agricoltori di riorientare le scelte rispetto ai loro investimenti e allo sviluppo delle loro imprese. Importante anche la concertazione per stabilire un metodo e una maggiore condivisione delle scelte strategiche della Regione nei diversi settori. E’ importate la concertazione sul secondo motore dello sviluppo delle Marche, cioè su tutta l’area che interessa il territorio, ambiente, agricoltura e turismo”. “Siamo favorevoli – ha proseguito il Presidente - sul principio della sussidiarietà cercando di sburocratizzare, per quanto possibile, la struttura amministrativa. Il fatto che abbiamo differenti modelli imprenditoriali e produzioni agricole per la nostra Regione è una ricchezza preziosa che dobbiamo salvaguardare pur inquadrando i problemi nella logica più unitaria possibile. “Sul discorso della promozione – ha concluso Spacca - dobbiamo cercare di organizzarci in maniera integrata per entrare in alcuni segmenti di mercato internazionale, cercando anche di coordinarci di più con le Camere di Commercio”. Sulla scia di Spacca anche il vice presidente, Paolo Petrini, ha ribadito che la “condivisione delle scelte con le organizzazioni del settore sono strategiche. In termini di sburocratizzazione abbiamo realizzato la firma digitale a tutti gli agricoltori e anche se i bandi, in linea con il Piano di sviluppo rurale, rischiano di buttar fuori alcune aziende è bene riconfrontarci”.