ASCOLI, 2007-09-15 – “Per chi lavora e procaccia il sostentamento per sé e la propria famiglia con il sudore della fronte, pagando onestamente i tributi dovuti, il denaro ha un valore importante e viene speso per esigenze reali, raramente per il superfluo, mai per le cose inutili. Per la Provincia di Ascoli amministrata dal rifondatore comunista Massimo Rossi che, a quanto si dice, nel suo ufficio ha appeso il ritratto di Che Guevara, il denaro dei contribuenti può essere tranquillamente buttato dalla finestra ed è chiaramente deducibile dalla risposta che ha dato, o meglio non ha dato, ad una mia interrogazione sulla società Asteria Srl”. Lo afferma il consigliere provinciale, Raffaele Tassotti.
“Sappiano i cittadini che tale società – prosegue il Capogruppo in Consiglio provinciale per la DC per le Autonomie -, il cui presidente è da sempre il signor Dante Bartolomei, ex Sindaco di Offida ed ex Consigliere regionale di sinistra che per tale incombenza percepisce € 1.300,00 mensili, dal 2001 al 2007, dalla sola Provincia, ha avuto soldi, tra contributi e aumenti di capitale, pari a € 823.481,00, oltre € 130.000,00 l’anno, senza parlare delle somme ingenti avute dalla Regione”.
“Ma cosa fa Asteria? – ancora Tassotti, che della DCA è anche segretario provinciale - Produce “innovazione”! A precisa domanda del sottoscritto sulla possibilità di verificare le innovazioni prodotte ed il loro impatto sul benessere dei Piceni, il Vicepresidente Emidio Mandozzi, anche lui di Sinistra, ha spiegato che l’innovazione darà frutti nei prossimi decenni! Ma cosa ci fa dire che tale società usa soldi pubblici per alimentare se stessa? Alcuni dati rivelatori: innanzi tutto l’utile del 2006 è pari a € 1.924,00 (una sciocchezza) e se non ci fossero stati i contributi pubblici sarebbe stato un clamoroso fallimento! Poi ben € 64.400,00 di crediti inesigibili! Ma per chi lavora Asteria, per i marziani? Non vorremmo scoprire che tali crediti vengano da amicizie di partito. Poi ancora il ricorso alle anticipazioni bancarie, sempre nel 2006, pari a € 381.414,00, una cifra ragguardevole, il che ha portato ad una esposizione debitoria verso le banche pari a € 732.663,00 ! Insomma, un panorama dove il denaro pubblico affonda senza lasciare traccia, come nelle sabbie mobili”.
“E’ da chiedersi per quale ragione il Comune di Ascoli (2,02%) – conclude l’esponente democristiano del partito di Rotondi - e dil CUS (8,05%) continuano ad essere partners di tale società! E il collegio dei revisori che costa € 10.500,00 che dice? Bisognerebbe chiederlo al presidente, altro signor Rossi di nome Ugo che, guarda caso, è un militante di Sinistra”. Roba da V day di Beppe Grillo.