-“Controcanto – Non solo canzonette”
Con Fausto Amodei martedì 27 e Franco Fabbri giovedì 29 marzoAncona – Facoltà Economia e Commercio – ore 21.00
ANCONA, 2007-03-26 – Altri due appuntamenti per approfondire l’evoluzione della musica e i suoi influssi nella società. A guidarci ne “L’esperienza di Cantacronache” Fausto Amodei (martedì 27 marzo) mentre Franco Fabbri (giovedì 29 marzo) parlerà del “1967 l’anno in cui il beat diventa rock”.Entrambi gli incontri si inseriscono nel ciclo di conferenze promosse da Controcanto, la rassegna organizzata da Arci Ancona, assessorati alla Cultura e alle Politiche giovani della Provincia di Ancona con la collaborazione del Comune dorico e si terranno alle ore 21.00 alla facoltà di Economia e Commercio di Ancona.Fausto Amodei è stato fra i fondatori, nel 1958 del gruppo Cantacronache, al quale contribuirono e collaborarono anche letterati e poeti come Italo Calvino e Franco Fortini. Collabora anche al Nuovo Canzoniere Italiano di Ivan Della Mea e Giovanna Marini e incide per i Dischi del Sole. Nel 1960, in occasione dei moti popolari contro il governo di Fernando Tambroni, scrive la sua canzone più famosa “Per i morti di Reggio Emilia”.Franco Fabbri, è docente di popular music presso l’Università di Torino, presidente della “International Association for the Study of Popular Music”, nonchè leader degli Stormy Six, storico gruppo degli anni ‘70. Oltre agli 8 album con il gruppo, Fabbri ha inciso anche lavori di musica elettronica e sperimentale. E’ stato uno dei conduttori storici del programma Radio 3 Suite. Come musicologo, ha pubblicato saggi in vari libri e riviste internazionali sul rapporto tra musica e tecnologia e sui generi musicali. Numerosi i saggi e i volumi sul tema della popular music. Tra le sue pubblicazioni: “Elettronica e musica”(1984), “Il suono in cui viviamo” (1996-2002), “Album bianco”(2001-2002), “L’ascolto tabù”(2005)
-Controcanto: a Maiolati Spontini il 30 marzo 2007
DANIELE SEPE UND ROTE JAZZ FRAKTION
“Una banda di pezzenti tenta di suonare una musica che si chiama jazz, ma nessuno sa bene di cosa si tratta”. Smuove i piedi, ma anche la coscienza Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion, l’eclettico musicista partenopeo, che si esibirà il trenta marzo alle 21.30 all’interno della rassegna musicale di “Controcanto”, organizzata da Arci con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura e quello alle Politiche giovanili della Provincia di Ancona e la partecipazione di vari Comuni, tra cui appunto quello di Maiolati Spontini.Nello scenario del bellissimo teatro “Gaspare Spontini” di Maiolati, Daniele Sepe porterà ironia e critica sociale, inserite sullo sfondo di una napoletanità fusa con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock. Sembra che non ci sia disco prodotto a Napoli che non contenga un suo sassofono, e questo è lo specchio della sua carriera che si concretizza nelle moltissime e svariate collaborazioni. Lavori che arrivano fino al cinema: Ferrario, Battiato e Baricco, per citare solo alcuni dei registi ai quali ha prestato la sua musica. Oltrepassa le patrie frontiere, invitato alle più prestigiose rassegne europee di world music: da Bruxelles a Parigi, a Berlino.A Maiolati Sepe porta la sua ultima fatica: “Suonarne 1, per educarne 100”, concept album sugli anni settanta, tributo a quelli che sono passati alla storia come gli “anni di piombo”, ma che sono stati molto altro. Coinvolgendo oltre 40 musicisti (“tutti gratis – i veri militanti sono stati loro” è sottolineato nelle note di copertina) Daniele Sepe dipinge un affresco coinvolgente che, come sempre nei suoi lavori – si lascia ascoltare. I biglietti sono acquistabili il giorno del concerto presso il teatro: ingresso unico € 10Per informazioni: 071-203045 – www.arciancona.org