MOZIONE
Oggetto : Disciplina vigilanza privata
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
PREMESSO
che il settore della vigilanza privata, settore che, pur perseguendo principalmente fini di natura privastica, concorre, seppure indirettamente, ad uno scopo di sicurezza collettiva, è regolato da decenni per lo più dalle disposizioni contenute nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n.773 e il relativo regolamento per l’ esecuzione, di cui al regio decreto 6 maggio 1940, n.635;
che tale normativa, appare ormai obsoleta e superata allo stato attuale, non regolamentando più in maniera reale le varie tipologie che le suddette attività hanno assunto in conseguenza delle trasformazioni che lo sviluppo economico e tecnologico hanno apportato alla nostra società;
CONSIDERATO
che il ruolo della vigilanza privata deve essere rivalutato rispetto al passato ricoprendo esso, attualmente, mansioni e compiti non previsti un tempo; infatti tali lavoratori sono sottoposti a continui cambi di turno e di orari di lavoro (anche 12-14 ore giornaliere) accumulando inoltre un elevato stress dovuto al lavoro notturno e alla tensione psicofisica del sempre imminente rischio per la propria incolumità fisica a causa della complessità e pericolosità dei compiti loro assegnati;
che è necessario , quindi, una riqualificazione giuridica della figura della “guardia privata” nonché un miglioramento dei livelli retributivi, attribuendo senz’altro ad essa anche il riconoscimento giuridico di “categoria usurante”;
RILEVATO
che, attualmente esistono giacenti al Parlamento, numerose proposte di legge che disciplinano in maniera diversa l’intera materia e seppur apprezzabili ciascuna nel proprio fine, risultano carenti in quelle soluzioni adeguate al nuovo millennio ed in quell’ottica europea che deve ispirare la nostra legislazione :
che da più parti, sindacati di categoria e partiti politici è stato previsto di elaborare un testo unico per riunire tutte le proposte di legge e modernizzare il settore distinguendo ovviamente gli aspetti riservati alla legge da quelli rimessi ad una regolamentazione di tenore diverso;
IMPEGNA
il Presidente della Giunta regionale ad intraprendere tutte le azioni necessarie per sollecitare il Governo all’elaborazione di un testo unico che risponda in maniera organica, completa e razionale a quelle esigenze, improcrastinabili ormai, di ammodernamento e di sviluppo che occorrono per tutto il settore.
I Consiglieri Regionali
Giancarlo D’Anna
Daniele Silvetti
L’Aeroporto Raffaello Sanzio sempre più simile ad una stazione delle Autocorriere.
Dopo l’ennesima cancellazione , questa volta causa nebbia, dei voli Alitalia Ancona-Roma delle 7:05 e Ancona-Milano delle 6:45, in partenza dall'aeroporto 'Raffaello Sanzio' di Ancona-Falconara e “ricopertura” dei passeggeri con autocorriere -il consigliere regionale di A.N. ha rilasciato la seguente dichiarazione-
“Sembra che Alitalia e nebbia si siano messi d’accordo. Un giorno è la compagnia di bandiera che annulla il volo, il giorno dopo è la nebbia che impedisce il servizio.
Morale: disagi con conseguente allontanamento dei passeggeri dallo scalo dorico verso aeroporti vicini o alternativi.
E’ necessario fermare questo trend che complica una situazione di per se difficile. La Regione Marche non può rimanere indifferente alle “turbolenze” sempre più frequenti che scuotono negativamente lo scalo dorico.
Da una parte è necessario fare chiarezza con le compagnie aeree sul rispetto degli impegni presi, garantendo i voli previsti e concordati. Dall’altra la struttura va dotata dei necessari dispositivi per consentire i voli anche durante le giornate di nebbia.
Un traguardo importante che ovviamente comporta investimenti. Investimenti necessari per una struttura indispensabile al territorio, alle imprese, al turismo, alla gente.
Il rischio è l’isolamento dal resto d’Italia e del mondo con tutto quello che ne consegue sia dal punto di vista economico come d’immagine.