Il futuro della sanita’ Picena e’ in mano alla spasmodica ricerca degli “equilibri politici” e non alla ricerca della qualita’ soprattutto quando questa soffre di malattia programmatica.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 27/08/2008 - La vera notizia clamorosa non e’ tanto l’annunciata Azienda Ospedaliera del Piceno cosi’ come quando si annuncio’ la costruzione dell’Ospedale di vallata; piu’ che altro dovrebbe stupire come mai non esistono basi programmatiche per poter ottenere nel Piceno una Cardiochirurgia, una Neurochirurgia, Punti di Emergenza Territoriali ( definiti Potes ) capaci di sostenere nei tempi dovuti le richieste di Emergenza/Urgenza cosi’ come sono necessarie altre strutture afferenti al 118 Provinciale (Eliambulanza): lungo sarebbe l’elenco.
Si continua a parlare impropriamente di una Area Vasta ( con quale struttura giuridica ?? ) ma sino ad oggi i risultati sono chiusi in qualche cassetto di chissa’ quale “possente” scrivania.
Dove sono poi i dati di mobilita’ reali delle strutture di Ascoli e San Benedetto e quali atti di indirizzo consequenziali sono stati adottati per ottenere obiettivi prefissati ma mai pubblicizzati?
Sindacalmente e’ inaccettabile il continuo ed arrogante silenzio delle attivita’ programmatiche a prescindere del cartello pubblicitario, che si chiami Ospedale di vallata o Azienda Ospedaliera.
L’ Ugl pertanto condanna il cloroformico silenzio trasversale delle parti politiche apicali Regionali, Provinciali e Comunali evidentemente e verosimilmente concentrate ad ottenere solo spazi vitali elettorali.
Se la sanita’ del Piceno soffre di questioni qualitative non piu’ rinviabili queste hanno sicuramente un nome e cognome ma e’ chiaro che l’omerta’ la fa da padrona.
*Ugl Provinciale