Un progetto d’amicizia fra i popoli parla la lingua universale dell’arte
Parte il tour “Musicarte Helios Planet 2008“
E’ in partenza il tour “Musicarte Helios Planet 2008”, dalla Sala Kursaal di Grottammare, domenica 2 Marzo alle ore 17, con il patrocinio del locale assessorato alla cultura. Un concerto di musica, canto e recital per promuovere l’amicizia fra i popoli e dire un deciso no alla guerra. Gli interpreti: la pianista russa Irina Kravtsova Francesco Paolo Pilotti (baritono ), Gilda Luzzi (voce recitante). Presentano Emiliano Corradetti e la dominicana Jennifer Infante Gutierrez. La direzione artistica è di Albert Corradetti, ingresso libero.
Il tour ha come fine principale quello di costruire un ponte ideale fra “isole” umane, attraverso il linguaggio universale dell’arte, della musica, della poesia e, quindi, preparare la via all’incontro finale del 18 Helios Festival – settimana dell’amicizia fra i popoli, che chiuderà il 18-19 Aprile 2008 (ore 17) al Teatro Mercantini di Ripatransone e che ha come tema centrale quello della Tutela dei Diritti umani.
Fra gli obiettivi del tour quello di stimolare la sensibilità musicale e artistica, recuperare lo spazio creativo della comunicazione, prevenendo il disagio. Dare una possibilità di trasparenza a “talenti” che l’immigrazione, l’isolamento e i pregiudizi, la “non conoscenza” di canali comunicativi di auto-promozione hanno impedito di manifestarsi. Porre, inoltre, i presupposti di una vera integrazione reciproca che poggia sulla condivisione di un “dare” e un “avere” che vanno oltre i bisogni di primaria sopravvivenza; trovare nella “musicarte” l’anello di congiunzione e di dialogo fra soggetti di cultura diverse; recuperare e potenziare lo spirito dei popoli e trasmetterlo alle giovani generazioni per aiutarle ad uscire dall’anonimia, dalla noia, dalla frustrazione, dall’intolleranza e dalla miopia degli orizzonti umani e sociali; aprire un dialogo con il territorio al quale ci si propone.
Si ricorda ai: docenti, genitori e ragazzi dai 6 ai 20 anni, che il bando per inviare poesie, saggio e giornalini scolastici e, quindi, partecipare al concorso Trofeo Helios è il 28 febbraio (fa fede il timbro postale). Indirizzo: Redazione Helios, C.da Fonte Abeceto, 3 – 63038 Ripatransone (AP). Per informazioni: heliosonline@libero.it o al sito: http://xoomer.alice.it/heliosonline/ con il motore di ricerca XVIII Helios Festival 2008.
La direzione ringrazia la Città di Grottammare e l’assessore alla cultura Enrico Piergallini per la sensibilità e l’attenzione prestata. Si ricorda, come per anni l’amministrazione di Grottammare è stata un partner importante dell’Helios avendo concesso la Borsa di Studio “Anna Maria Perotti”, promossa nell’ambito del festival.
E’ dal 1989 che l’associazione di volontariato Helios (nata a Ripatransone) esplica il suo impegno anche nella promozione dell’ “Arte e della Cultura fra i popoli” in quanto strumento di prevenzione del disagio giovanile e di recupero della devianza.
La pace nasce da un patto d’amicizia fra le genti e l’amicizia scaturisce dall’arte
“La pace nasce da un patto d’amicizia fra le genti e l’amicizia scaturisce dall’arte”, lo ribadisce la sociologa Giuditta Castelli quando afferma “E’ la sensibilità che ci rende uomini uguali ed è dalla sensibilità e dall’ascolto profondo che si generano la musica, il canto, la poesia, la scultura ed ogni manifestazione creativa. Da che mondo è mondo gli artisti hanno costruito l’umanità. L’umanità si è plasmata del loro spirito e nei momenti di decadenza, come quello della guerra, gli artisti hanno dato senso all’essere e all’esserci. Ma la sensibilità deve essere aiutata a esternarsi nella produzione artistica, e chi non possiede il dono primordiale del talento, ha il diritto di trarre fuori la propria sensibilità attraverso l’acquisizione degli alfabeti artistici e l’educazione all’ascolto. Anche la lotta al disagio umano e sociale passa attraverso la conquista della sensibilità artistica e al suo manifestarsi sotto ogni forma. Se una nazione non riconosce il giusto posto e l’importante ruolo esercitato dall’arte al progresso umano e civile è destinata a fallire. E, parlando di musica, ebbe ragione Muti quando nel dicembre 2005 in occasione del concerto in Senato dell'Orchestra Luigi Cherubini lamentò: "L'Italia non è più il Paese della musica ma della storia della musica”. Si incominciano, fortunatamente, a intravedere i segnali di un riscatto del “ritardo” educativo ed etico. Per la prima volta in tanti anni, sembra che non siano caduti nel vuoto i tanti appelli di grandi musicisti italiani, da Uto Ughi e Salvatore Accardo a Riccardo Muti e Claudio Abbado, che da sempre lamentano la scomparsa della grande cultura musicale italiana soprattutto dalle scuole e dalla vita quotidiana. Arriveranno dall’Unione Europea, ben due milioni di euro (che potrebbero raddoppiare) per la musica nelle scuole per dotarle di uno spazio attrezzato per la musica e per la creazione di un coro o una piccola orchestra. Un cambiamento storico, come annuncia al Giornale dello Spettacolo dell'Agis il presidente del Comitato di lavoro nazionale per l'apprendimento pratico della musica nelle scuole Luigi Berlinguer che recepisce il valore della "pratica musicale", "che è cosa ben diversa dalla musica com'è stata insegnata finora" (Berlinguer). L ‘insegnamento della musica non sarà più extracurriculare e gli saranno dedicate due ore alla settimana".
Sul valore del "fare musica" nelle scuole ci sono testimonianze luminose di altri Paesi, dove con fondi ridotti al minimo ma una grande energia e una grande fede nel valore formativo e di riscatto sociale della musica si è affermato il cosiddetto "sistema Abreu", un'orchestra e un coro in ogni città. Il progetto sociale e musicale è stato messo a punto 32 anni fa in Venezuela da Josè Antonio Abreu ed ha prodotto "una resurrezione": ha strappato i giovani alle bande criminali, li ha riscattati da una situazione di miseria materiale e spirituale, dando loro la forza per lottare per il proprio futuro e per quello delle persone vicine: centocinquanta orchestre giovanili e 140 infantili, 250.000 tra bambini e ragazzi che hanno imparato a suonare uno strumento musicale e fanno parte di un'orchestra. Dalle orchestre venezuelane sono venuti fuori anche giovani e straordinari talenti, a cominciare dal direttore d'orchestra Gustavo Dudamel.